In chiesa, niente green pass, ma viene raccomandato l’uso della mascherina FFP2
Un invito dei vescovi unito alla necessità di tenere le distanze, di usare gel igienizzante per le mani, di igienizzare panche e sedie dopo ogni celebrazione, di nessuno scambio della pace con la stretta di mano
Con una nota, la Segreteria generale della Cei in una lettera ai vescovi italiani invita l’uso in chiesa della mascherina FFP2. Non un obbligo. Ma una raccomandazione, comunque, unita alla necessità di tenere scrupolosamente le distanze, di usare gel igienizzante per le mani, di igienizzare panche e sedie dopo ogni celebrazione, di nessuno scambio della pace con la stretta di mano, di lasciare vuote le acquasantiere.
Per l’accesso in chiesa, nessuna richiesta di Green Pass, ma, come ricorda mons. Franco Agnesi, vicario generale e sacerdote legnanese, «dobbiamo semplicemente essere responsabili. Quando si tratta di fare cose in modo comunitario, la cosa più saggia, più intelligente, più buona è osservare le regole che ci sono e viverle nel modo migliore possibile con creatività nel bene e non inventando alternative».
(Foto da chiesadimilano.it)
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