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Lombardia, nasce la nuova Protezione Civile

Approvata la legge di riordino, valorizzati territorio e volontari

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Obiettivo: ampliare l’impianto normativo vigente con nuove prescrizioni che valorizzino le specificità territoriali e il volontariato mantenendo, unico caso, in Italia le deleghe alle Province e istituendo la figura del Coordinatore Territoriale Operativo (CTO) con compiti di coordinamento delle risorse del volontariato organizzato. In una seduta completamente dedicata, il Consiglio regionale ha approvato all’unanimità la legge di riordino del sistema regionale di Protezione Civile (relatrice Francesca Ceruti, Lega).

Il ruolo delle Province e della Città Metropolitana di Milano – Il nuovo modello introdotto, prevede l’attribuzione di specifiche funzioni ai Presidenti delle Province lombarde in affiancamento alle vigenti autorità di Protezione civile. La legge consolida le funzioni in capo a Regione Lombardia e considera le Province e la Città metropolitana di Milano gli ambiti territoriali e organizzativi ottimali per l’organizzazione delle strutture di Protezione civile a livello territoriale. Gli Enti dovranno dotarsi di un’adeguata struttura organizzativa.

Gestione delle emergenze – Viene definito con chiarezza a quali autorità di governo dei vari livelli territoriali competano la direzione strategica e il coordinamento delle risorse da impiegare al verificarsi di un’emergenza di protezione civile: comunale, sovracomunale o di area vasta, regionale. Tra le novità della legge emerge la figura del Coordinatore Territoriale Operativo (CTO), individuata tra i volontari di Protezione civile con competenza e specifica formazione. Al CTO sono assegnati compiti di coordinamento operativo delle risorse del volontariato organizzato che comprende attualmente 550 gruppi comunali di Protezione civile e 342 Associazioni di volontariato con oltre 15mila volontari iscritti all’Albo territoriale di Regione Lombardia.

Pianificazione e prevenzione dei rischi – La proposta di legge disciplina per la prima volta in maniera analitica il piano regionale di protezione civile e la sua composizione, prevedendo due parti: la prima generale sull’analisi multirischio, la seconda settoriale articolata in singoli piani approvati da Regione Lombardia. Tra i piani settoriali inseriti nella proposta di legge spicca quello sulla prevenzione del rischio di incendio boschivo che introduce l’addestramento di personale altamente qualificato e l’inserimento di gruppi speciali.

Emendamenti e ordini del giorno – Il lavoro in Aula ha consentito l’approvazione di numerosi emendamenti a firma di consiglieri della maggioranza con l’obiettivo di migliorare un testo comunque oggetto di un ampio confronto anche in Commissione. In particolare, con un emendamento a firma Gabriele Barucco (FI) sono state ampliate le tipologie di rischio, precisando le priorità dei rischi specifici previsti in Lombardia. Approvati anche ordini del giorno proposti dai gruppi di PD e Cinque Stelle: due a firma di Marco Degli Angeli (M5S) con impegni per individuare nuove risorse per la formazione del personale e per chiedere il rafforzamento delle funzioni di coordinamento del volontariato insieme a opportuni fondi per le Province; un altro, proposto dal Presidente della Commissione Ambiente Riccardo Pase (Lega) a sostegno della copertura assicurativa del personale volontario; due a firma di Carlo Borghetti (PD) e altri del PD a favore dell’incremento del personale delle Province dedicato all’applicazione della legge nonché a sostegno del coordinamento delle funzioni decisionali.

«La legge approvata in Regione Lombardia intende valorizzare i 15.000 volontari lombardi che quotidianamente prestano il proprio tempo per iniziative benefiche a tutela delle persone e del territorio in cui vivono. Duranti i mesi della pandemia e ora, durante la campagna di immunizzazione, la Protezione civile ha dimostrato tutta la propria preziosità, lavorando a fianco delle istituzioni in un periodo tutt’altro che facile – commenta Emanuele Monti, consigliere regionale leghista e presidente della Commissione Sanità e Politiche Sociali al Pirellone -. L’impianto che abbiamo voluto ribadire in legge  è quello della delega alle province delle funzioni di Protezione civile, nell’ottica di un principio sacrosanto come quello della sussidiarietà. A livello nazionale invece si vuole riportare in maniera strutturale e non delegata la competenza agli enti provinciali. La nostra provincia, grazie allo straordinario lavoro di Alberto Barcaro e di tutto il corpo, è sicuramente un esempio virtuoso a livello regionale. Alle circa 900 organizzazioni di Protezione civile, tra associazioni e gruppi comunali, operativi sul territorio regionale va il nostro perenne e sentito ringraziamento».

Redazione
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Pubblicato il 17 Dicembre 2021
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