Dopo centinaia di chilometri a piedi i pellegrini della Via Francisca incontrano quelli della Via Francigena
Gli uni in viaggio da otto giorni lungo il cammino che attraversa la provincia di Varese, gli altri da quasi due mesi diretti verso Roma. Uniti per rilanciare il turismo lento
Due viaggi diversi per lunghezza ma identici nella sostanza: promuovere il cammino, il turismo lento e la valorizzazione culturale e sostenibile dei territori che attraversano. Questo è quanto avvenuto martedì 10 agosto a Pavia dove si sono incontrati due gruppi di camminatori: quelli impegnati nel “Road to Rome 2021. Start again!” dell’AEVF, l’Associazione Europea delle Vie Francigene che ha scelto di celebrare con un viaggio di 3200 km il suo ventesimo anniversario, e quelli della Via Francisca del Lucomagno, il trekking che unisce il Lago di Costanza al Lago di Lugano e quest’ultimo a Pavia dopo aver attraversato la Lombardia da Nord a Sud attraverso parchi e siti Unesco.
Le due realtà sono amiche da tempo, così come lo sono i loro rappresentati: Massimo Tedeschi presidente AEVF, il direttore di VareseNews Marco Giovannelli e Ferruccio Maruca (rispettivamente autore della guida e segretario del Tavolo Istituzionale) per la Via Francisca del Lucomagno. “Abbiamo organizzato apposta la partenza di questo gruppo di pellegrini da Lavena Ponte Tresa (VA), prima tappa italiana della Via Francisca del Lucomagno, per poter incontrare i pellegrini del Road to Rome”, spiega Marco Giovannelli. “E’ un momento che segna la ripartenza dopo un momento difficile. Il turismo lento e il cammino permettono di vivere e gustare i territori”, ha commentato Massimo Tedeschi, “considerando che i pellegrini e questo tipo di viaggio promuovono il dialogo fra culture europee e le economie locali.”
La Via Francigena corre dall’Inghilterra, dove ha il suo “km 0” di fronte alla Cattedrale di Canterbury, a Roma attraverso molte regioni della Francia e della Svizzera e prosegue il suo itinerario sino a Santa Maria di Leuca, la finibus terrae italiana, grazie al tratto della Via Francigena del Sud. L’associazione che la promuove da vent’anni sta festeggiando questo importante compleanno proprio percorrendola nella sua interezza. Un viaggio di 3200km attraverso l’Europa.
La Via Francisca del Lucomagno parte invece dalla Germania, più precisamente dal Lago di Costanza, per poi superare il Canton Grigioni e il Canton Ticino, con un passaggio anche nel Liechtenstein. Valicando il Passo del Lucomagno, a cui deve il nome, entra poi in Italia dal Lago Ceresio. Proprio da qui si sono messi in marcia i dieci pellegrini provenienti dal Trentino, dalla Campania e dalla Lombardia per raggiungere i “colleghi” del Road to Rome.
La Via Francisca è stata rilanciata pochi anni fa e da un paio sta vivendo un momento di grande crescita per quanto riguarda le presenze. Centinaia sono le persone che l’anno percorsa anche in questa estate 2021, un importante segnale di ripresa economica per le realtà (soprattutto piccole) che attraversa. I pellegrini sono turisti che non solo non inquinano ma che come tutti pernottano, mangiano, consumano nei bar e nei ristoranti che incontrano. Nei soli quattro mesi della stagione estiva 2020, abbiamo calcolato come la loro presenza abbia generato un indotto di circa 250mila euro lungo il suo tratto italiano (Lavena Ponte Tresa VA / Pavia)
L’incontro fra le due delegazioni è stato perciò un momento simbolico che ancora una volta sottolinea come questo tipo di esperienze, i cammini, mettano al centro le persone, l’incontro fra esse e le culture che rappresentano mentre apportano energia vitale, e sostenibile, ai territori che attraversano. Un brindisi più che meritato con tanti chilometri nelle scarpe per augurarsi, ça va sans dire, “buon cammino!”
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