Tuffi nei canali: il consorzio ETVilloresi ricorda il divieto assoluto di balneazione
Dopo che alcuni ragazzi sono stati sorpresi in acqua a Panperduto, il Consorzio intende procedere con la formalizzazione di un esposto per scongiurare comportamenti che possono facilmente sfociare in tragedie
Con l’avvicinarsi dell’estate e l’inizio del caldo si ripropongono alla cronaca tuffi e bagni nei canali, tutti naturalmente non autorizzati – se si considera il divieto assoluto di balneazione che vige sull’intero reticolo ETVilloresi – e soprattutto estremamente rischiosi.
Nel pomeriggio di mercoledì 9 giugno alcuni ragazzi sono stati sorpresi in acqua a Panperduto (Somma Lombardo, VA). Dinnanzi alla gravità dell’accaduto, il Consorzio intende procedere con la formalizzazione di un esposto alle forze dell’ordine, confidando in questo modo di scongiurare comportamenti dissennati, che possono facilmente sfociare in vere e proprie tragedie.
«I corsi d’acqua artificiali sono caratterizzati dalla presenza, in alcuni tratti, di correnti particolarmente insidiose in grado di mettere in difficoltà anche i nuotatori più esperti – spiega il Presidente del Consorzio Alessandro Folli -. La presenza inoltre di manufatti per la regolazione idraulica e la configurazione strutturale delle sponde, che rendono disagevole la fuoriuscita dall’alveo dei canali, accrescono notevolmente i pericoli per quanti vi si immergono», prosegue Folli.
Gli fa eco il nuovo Direttore Generale dell’Ente Valeria Chinaglia: «Il divieto di balneazione vigente su tutto il reticolo regolato dal Consorzio è una misura assolutamente necessaria a tutela della vita umana, come attestano i dati poco rassicuranti relativi alla morti per annegamento registrate costantemente. E’ fondamentale l’osservanza, anche da parte dei più giovani, delle regole che impediscono l’ingresso nelle acque dei canali: si tratta di una pratica estremamente pericolosa».
Non solo balneazione; i vertici del Consorzio Est Ticino Villoresi raccomandano alla cittadinanza comportamenti responsabili anche rispetto al transito sulle strade alzaie.
Complici il clima favorevole e la voglia di tornare alla normalità con il progressivo miglioramento dell’epidemia da Covid-19 in corso, da diverse settimane si assiste al formarsi di numerosi affollamenti in prossimità dei canali: pedoni, runner e ciclisti che molto spesso faticano a condividere il transito sulle strade alzaie in modo civile.
Il traffico e il notevole afflusso di persone, l’elevata velocità delle bici e la disattenzione generale sono alla base di alcuni incidenti occorsi, tra cadute e urti, all’inizio di giugno sui Navigli, nell’Altomilanese, che avrebbero potuto comportare conseguenze molto gravi.
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