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Narcotizza una studentessa, ne abusa e poi la fotografa, 50enne arrestato

I carabinieri di Milano stanno indagando per verificare se altre donne in passato hanno subito abusi sessuali da parte dell’imprenditore di una nota azienda farmaceutica milanese

Generico 2018

Un imprenditore farmaceutico narcotizza una giovane studentessa, ne abusa e poi la fotografa. Ieri mattina, venerdì 21 maggio, i carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia Milano Porta Monforte, a seguito di una indagine coordinata dal Dipartimento “Tutela della famiglia, dei minori e di altri soggetti deboli” della Procura della Repubblica di Milano (procuratore aggiunto Letizia Mannella e Sostituto Procuratore Alessia Menegazzo), hanno eseguito una ordinanza di custodia cautelare in carcere per i reati di violenza sessuale aggravata, sequestro di persona e lesioni personali aggravate emessa dal Gip del Tribunale di Milano nei confronti di un 50enne, di Milano, amministratore unico di una nota azienda farmaceutica del capoluogo.

L’attività investigativa è stata avviata a seguito della denuncia presentata lo scorso 28 marzo, nella Stazione Carabinieri Milano Porta Monforte, da una studentessa universitaria di 21 anni che aveva riferito ai militari di essere stata invitata ad un incontro di lavoro tra imprenditori del settore farmaceutico finalizzato ad uno stage formativo nella suddetta azienda e di aver perso completamente i sensi dopo aver bevuto un caffè. Nella circostanza, la ragazza aveva precisato di essersi risvegliata nella propria abitazione, ancora stordita e con addosso i vestiti indossati la sera precedente. La perquisizione domiciliare eseguita, dopo qualche giorno, nell’abitazione dell’indagato aveva permesso di rinvenire, occultate in una nicchia a scomparsa della cucina, due confezioni del medicinale “Bromazepam” (un ansiolitico).

Dalle immagini dagli impianti di videosorveglianza e dei dati gps registrati dallo smartwatch della vittima, nonché da accertamenti eseguiti su vari telefoni e computer utilizzati dall’imprenditore, i militati hanno accertato che l’uomo il 26 marzo, dopo aver invitato la giovane vittima alla presunta riunione di lavoro, le ha somministrato, mescolandola con un caffè e un succo d’arancia, un’elevata dose di benzodiazepine, tale da provocarle un’intossicazione con avvelenamento. L’obiettivo era quello di privarla della libertà personale, trattenendola nella propria abitazione contro la sua volontà fino al mattino seguente. L’uomo ha abusato della ragazza e poi l’ha fotografata.

In seguito, l’uomo, preoccupato dall’esito della perquisizione e dalle indagini, ha tentato di crearsi un alibi, non solo inducendo i propri familiari e amici a rendere dichiarazioni compiacenti, ma anche accusando la studentessa e la sua famiglia di un tentativo di estorsione ai suoi danni al solo fine di affinare la propria strategia difensiva. Sono in corso ulteriori accertamenti per identificare le altre donne che, in passato, hanno subito abusi sessuali da parte dell’indagato con lo stesso modus operandi.

In questa ottica, dalle autorità l’invito a coloro che abbiano incontrato l’imprenditore, accusando successivamente uno stato d’incoscienza, di contattare immediatamente i Carabinieri della Compagnia Milano Porta Monforte, in viale Umbria 62.

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Pubblicato il 22 Maggio 2021
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