“Non ha il titolo di studio adeguato”, il Consiglio di Stato annulla elezione difensore regionale Carlo Lio
Carlo Lio era intervenuto a Legnano sullo scioglimento del consiglio comunale che ha portato al commissariamento del Comune
Il Consiglio di Stato ha accolto il ricorso contro l’elezione di Carlo Lio come difensore civico della Lombardia. Come riporta Repubblica il ricorso è stato presentato dall’avvocato Giuseppe Fortunato, che si era candidato come difensore regionale nel 2017, secondo cui il titolo di studio posseduto da Lio, la licenza media, non sarebbe stato «adeguato all’attività dell’organismo interessato». Il ricorso, respinto dal Tar nel 2019, è stato accolto al secondo grado di giudizio amministrativo, ovvero al Consiglio di Stato, che ha ha decretato che «l’elezione di Lio a difensore regionale della Lombardia va annullata».
Secondo lo Statuto di Regione Lombardia al difensore civico occorrerebbero esperienze nei campi «del diritto, dell’economia e dell’organizzazione pubblica».
«Il caso del Difensore Civico, Carlo Lio, la cui nomina è stata annullata dal Consiglio di Stato, mette in luce aspetti che la Pubblica Amministrazione non può più permettersi di sottovalutare. La Regione – commenta Monica Forte, presidente Commissione regionale Antimafia – sul tema delle nomine non può più premiare solo l’esperienza politica, ma bensì la competenza e l’esperienza professionale, perché non può essere criterio di premialità il solo fatto di aver ricoperto per oltre dieci anni cariche politiche in totale assenza di una competenza specifica. Oggi mi auguro che Carlo Lio faccia un passo indietro così da evitare la nomina di un commissario ad acta. In considerazione del tema del contenimento della spesa pubblica, bisogna valutare se ci sono profili di danno erariale circa le indennità erogate per la funzione di Difensore regionale in quanto la nomina di Lio è stata annullata dal Consiglio di Stato poiché non in possesso di un titolo di studio adeguato all’attività dell’organismo interessato».
Carlo Lio era intervenuto a Legnano sullo scioglimento del consiglio comunale che ha portato al commissariamento del Comune.
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