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Si legge perché… vogliamo diventare lettori infiniti

La narratrice Betty Colombo cita "Il Lettore infinito - Educare alla lettura tra ragioni ed emozioni" di per spiegare che più si legge, più si leggerebbe

“Noi non siamo biologicamente programmati per essere dei lettori – scriveva Aidan Chambers nel volume “Il Lettore infinito – Educare alla lettura tra ragioni ed emozioni” – per questo il cervello di ogni individuo deve ripercorrere l’intero processo di apprendimento”.

Il cervello è in grado di insegnare a se stesso e si trasforma in continuazione. La lettura è uno dei processi più complicati,  perché impegna almeno tre parti del nostro cervello. Una parte elabora i suoni associati a parole e immagine, un’altra controlla le informazioni visive – lettere e immagini –  e l’ultima analizza il significato delle parole e del testo con l’aiuto di un archivio di informazioni che aumenta ogni volta che leggiamo.

In particolare la lettura a voce alta è essenziale per lo sviluppo della capacità di lettura, anche quando il lettore è in grado di leggere autonomamente e in silenzio.
Quindi più si legge e più si leggerebbe, più si sa e più è facile imparare.

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Pubblicato il 23 Aprile 2021
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