Presa la banda che aveva rubato due anelli in oro da 4.500 euro
Avevano rubato due anelli in oro ai danni di una gioielleria di Paderno Dugnano, i quattro ladri fermati dai militari della Compagnia di Sesto San Giovanni
Avevano rubato due anelli in oro, del valore di circa 4.500 euro complessivi, ai danni di una gioielleria di Paderno Dugnano, i quattro ladri fermati dai militari della Compagnia di Sesto San Giovanni. Nella serata del 20 gennaio, nelle province di Milano e Pavia, i carabinieri hanno dato esecuzione ad un ordine di custodia cautelare, emesso dal GIP del Tribunale di Monza, nei confronti di quattro indagati (tre in carcere ed un divieto di dimora nella Provincia di Monza e Brianza), italiani di origine Rom, già con precedenti per reati contro il patrimonio. Una delle complici è stata sorpresa mentre stava per truffare un’anziano.
Il colpo è stato commesso il 17 ottobre 2020 e le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Monza, hanno consentito identificare, senza ombra di dubbio, i responsabili del furto (tre donne ed un uomo), delineandone precisamente le condotte e le modalità di fuga. In particolare, i militari, tramite le verifiche dei sistemi di video sorveglianza privati e pubblici e dall’analisi dei lettori targhe comunali, sono riusciti dapprima ad individuare l’autovettura utilizzata dai malviventi per la fuga, poi identificare i tre autori materiali del furto all’interno della gioielleria in quanto due delle arrestate hanno agito approfittando della distrazione del commerciante, impegnato in un colloquio dall’uomo ed infine a definire ed indentificare una complice, appostata quale “palo” all’esterno dell’esercizio commerciale.
Nel corso delle attività d’indagine, ulteriori elementi a carico degli indagati sono emersi all’esito di una perquisizione locale delegata dall’Autorità Giudiziaria che ha permesso di rinvenire e sottoporre a sequestro, in un’abitazione di Cergnano, gli abiti utilizzati dagli stessi durante l’azione delittuosa. È poi emerso che una delle tre donne veniva individuata a bordo di un’auto, in sosta nel parcheggio di un supermercato di Paderno Dugnano. In particolare, i militari hanno notato il mezzo, con all’interno quattro persone e, poco distante, un anziano classe 1935, che, dopo aver fatto la spesa, si stava recando, accompagnato da un altro soggetto, in direzione della propria autovettura parcheggiata nelle vicinanze. Durante il controllo agli occupanti della vettura, il soggetto che accompagnava l’anziano abbandonava la vittima, avvicinandosi all’automezzo. In effetti, i militari, insospettiti dal fare dell’uomo, si accorgevano che l’anziano, giunto alla propria autovettura, aveva rinvenuto lo pneumatico anteriore sinistro tagliato. L’immediata attività d’indagine svolta sul posto, attraverso perquisizione personale e veicolare dei sospetti, permetteva di rinvenire due punteruoli in metallo ed una chiave per lo smontaggio dei cerchioni. Tramite la successiva visione delle immagini di video sorveglianza del supermercato, i carabinieri hanno acclarato le modalità e le condotte dei malfattori, che, distraendo la vittima con una banale scusa, permettevano ad un complice a bordo del mezzo, di forare lo pneumatico, per poi adoperarsi ad aiutarlo e, nel contempo, sottrargli il borsello con gli effetti personali; modalità, questa, già riscontrata nei grandi parcheggi dei supermercati e centri commerciali ai danni di anziani e donne. Per tale riscontrata condotta, i cinque soggetti (tre uomini e due donne), tutti italiani di origine rom con precedenti per reati contro il patrimonio, sono stati tratti in arresto per tentato furto aggravato con raggiro di anziano.
Al termine delle attività, i tre destinatari delle ordinanze di custodia cautelare sono stati associati nelle carceri di Milano-San Vittore e Vigevano; gli arrestati in flagranza di reato sono stati trattenuti presso le camere di sicurezza della Compagnia Carabinieri di Sesto San Giovanni ed uno sottoposto ai domiciliari, in attesa della direttissima, che si è svolta nella mattinata successiva, convalidando gli arresti e disponendo il divieto di dimora nella Regione Lombardia.
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