Naviglio Grande a Cuggiono, blocco del traffico ciclopedonale e motorizzato
Il blocco del traffico è stato indetto per pemrettere i lavori di potature piante. Il calendario delle asciutte conferma sino ad inizio aprile 2021 l’asciugatura totale (già in corso) del Canale Villoresi
Blocco del traffico ciclopedonale e motorizzato, ad eccezione dei mezzi consortili, sull’alzaia in sponda destra idraulica del Naviglio Grande. L’interdizione è stata disposta oggi, giovedì 21 gennaio, dal presidente del consorzio per permettere taglio della vegetazione e della manutenzione del verde nel tratto ricompreso tra il ponte di Cuggiono e il ponte di Bernate Ticino. I lavori si svolgeranno dal progr km 5+130 alla progr. km 8+270, per il periodo dal 25 al 29 gennaio.
Nel contempo è stato approvato, prima di Natale, il calendario delle asciutte 2021-2022 del reticolo del Consorzio Est Ticino Villoresi. Il calendario deliberato ha confermato sino ad inizio aprile 2021 l’asciugatura totale (già in corso) del Canale Villoresi. Previsto anche in autunno un ulteriore periodo di asciutta totale, che interesserà, oltre al Villoresi per consentire il proseguimento delle opere di impermeabilizzazione avviate, il Naviglio Grande e gli altri Navigli occidentali a fronte dell’esecuzione di alcuni importanti interventi di recupero spondale sovvenzionati.
«Abbiamo già messo in conto e informato a riguardo sia gli Enti locali che le Associazioni di categoria agricola che la pianificazione calendarizzata dei periodi senz’acqua, soprattutto per quanto riguarda la prossima asciutta autunnale, potrà subire variazioni anche rilevanti. Tutto dipenderà infatti dallo stato di avanzamento dei diversi lavori programmati e dalle tempistiche, di solito strette ed estremamente vincolanti, dettate dall’erogazione dei finanziamenti in essere – osserva il presidente del Consorzio Est Ticino Villoresi Alessandro Folli -. Da diversi anni il Consorzio è attento a pianificare in modo molto oculato il ricorso a periodi di asciugatura totale dei canali, prediligendo laddove possibile l’abbassamento dei livelli e il regime di asciutta parziale; senza pregiudicare lo svolgimento dei lavori, che necessariamente vanno eseguiti e spesso, in caso di finanziamenti, secondo rigidi cronoprogrammi, l’Ente è ormai solito tenere in opportuna valutazione, oltre alle esigenze manutentive, prioritarie, anche quelle ambientali o più in generale legate alla fruizione dei canali»
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