Lombardia arancione dall’11 gennaio insieme ad altre 4 regioni
L'indice di contagiosità lombardo è il più alto a livello nazionale (insieme al Molise). La preoccupazione del governo e del ministero della Salute è che possa scoppiare un'epidemia incontrollabile
I dati emersi dal monitoraggio dell’Istituto superiore di Sanità hanno portato alla decisione del governo, ufficializzata da un’ordinanza del ministero della Salute guidato da Roberto Speranza, in merito alla classificazione delle regioni nelle prossime settimane (a partire da lunedì 11 gennaio).
La buona notizia è che non ci saranno regioni rosse mentre quella negativa riguarda Lombardia, Veneto, Emilia-Romagna, Calabria e Sicilia che andranno in zona arancione. Le altre regioni dovrebbero rimanere in zona gialla.
La preoccupazione del governo e del ministero della Salute è che possa scoppiare un’epidemia incontrollabile. «Il servizio sanitario ha mostrato i primi segni di criticità quando il valore a livello nazionale ha superato i 50 casi per 100.000 in sette giorni».
Secondo il monitoraggio l’incidenza a livello nazionale negli ultimi 14 giorni è di 313,28 per 100.000 abitanti, con un picco in Veneto di 927,36 per 100.000 abitanti. Questi dati dicono che c’è un «aumento complessivo del rischio di una epidemia non controllata e non gestibile».
Di seguito l’indice Rt nelle diverse Regioni:
Abruzzo: 0,9
Basilicata:0.83
Calabria: 1.14
Campania: 0.83
Emilia-Romagna: 1.05
Friuli Venezia Giulia: 0.91
Lazio: 0.98
Liguria: 1.02
Lombardia: 1.27
Marche: 0.93
Molise: 1.27
Piemonte: 0.95
Provincia autonoma di Bolzano: 0.81
Provincia autonoma di Trento: 0.85
Puglia: 1
Sardegna: 1.02
Sicilia: 1.04
Toscana: 0.9
Umbria: 1.01
Valle d’Aosta: 1.07
Veneto: 0.97
Regione Lombardia: da zona gialla ad arancione. Cosa si può fare e cosa no
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