Confcommercio: “Saranno oltre centomila le attività costrette a chiudere in Lombardia”
“Invece che ricorrere alla strategia del ‘più chiusure’, sarebbero serviti coordinamento e programmazione, in modo da evitare pesanti ripercussioni economiche e sociali” rileva Confcommercio Lombardia
“L’istituzione della zona rossa in Lombardia per l’emergenza Covid avrebbe ricadute pesantissime sulle attività colpite in questo mese dalle chiusure: oltre 3,8 miliardi di euro di fatturato che saranno di fatto bruciati con la serrata obbligatoria di molti esercizi commerciali al dettaglio, tra cui la pressoché intera filiera dell’abbigliamento, e delle attività di somministrazione. Sarebbe, a tutti gli effetti, un nuovo lockdown”: questo il commento di Confcommercio Lombardia in attesa della decisione sulla possibile “zona rossa”. Complessivamente sarebbero costrette alla chiusura 102.542 attività in tutta la Regione: perderebbero il 9% del fatturato annuo.
“Invece che ricorrere alla strategia del ‘più chiusure’, che avrebbe dovuto essere solo l’extrema ratio, sarebbero serviti coordinamento e programmazione, in modo da evitare pesanti ripercussioni economiche e sociali” rileva Confcommercio Lombardia.
“Nessuno vuole mettere in contrapposizione economia e tutela della salute, ma bisogna prendere atto – prosegue Confcommercio Lombardia – che migliaia di imprese sono già piegate da mesi di sofferenza. Con la Lombardia in ‘zona rossa’ c’è il pericolo concreto di gravissime ricadute occupazionali nel terziario che nella regione dà lavoro a 2 milioni e 265 mila persone. I ristori previsti dal Governo non sono sufficienti: è impensabile non intervenire con nuove misure di sostegno per chi chiude. Ma è fondamentale che queste misure siano adeguate e tempestive. A rischio c’è la tenuta non solo economica, ma anche sociale della Lombardia e di tutto il Paese”.
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