Primo importantissimo risultato, secondo i sindacati,   nella vicenda che vede coinvolti 60 dipendenti di XPO, committente di OVS, per i quali era deciso il licenziamento. Nell’incontro in prefettura, infatti, è stato ottenuto ottenuto l’azzeramento dei licenziamenti delle lavoratrici e lavoratori oltre al totale ricollocamento del personale.

Il risultato di oggi apre di fatto la trattativa che proseguirà il prossimo venerdì in cui OVS per un 50% e XPO per il restante 50% si sono impegnate a ricollocare tutto il personale. Dalla prossima settimana si entrerà nel merito dei criteri di scelta per dare una risposta importante e definitiva a tutti i lavoratori. La vicenda delle lavoratrici e dei lavoratori ha avuto inizio l’8 giugno 2020 quando OVS e il Committente XPO avevano confermato la volontà di chiudere il magazzino di Settala entro la fine di giugno 2020, trasferendo le attività a Pontenure (PC) con un altro Committente ma senza mantenere i lavoratori attualmente occupati nella commessa.

All’inizio le aziende, alla pressione dei sindacati avevano proposto un parziale ricollocamento, nello stesso magazzino, di una ventina di lavoratori per soli per 4 mesi, sulla totalità dei 53 oggi occupati o in caso contrario, la chiusura totale del magazzino alla data prefissata del 30 giugno 2020. Le proteste con i presidi del 23 e del 29 giugno hanno portato ad un incontro in prefettura avvenuto con risultati davvero importanti come sottolinea Luigi Tripodi di Uil Trasporti Lombardia dipartimento regionale Trasporto Merci: «Avevamo chiesto a OVS e XPO soluzioni sostenibili per i lavoratori in linea con la salvaguardia occupazionale, principio cardine del Contratto Nazionale e saremmo stati pronti a nuove mobilitazioni importanti per il diritto al lavoro di questi 60 lavoratori. Oggi scriviamo un risultato importante che il prossimo venerdì sarà definitivamente messo nero su bianco: il via alla totale ricollocazione e lo stop ai licenziamenti».