Visite ed esami gratis per chi ha avuto il Covid in Lombardia
Esenzione regionale per visite infettivologiche, pneumologiche, cardiologiche, neurologiche, fisiatriche ed ematologiche post covid e per i relativi esami
Esami e visite con prescrizione medica gratis per chi ha avuto il Covid: la Regione, in attesa dell’intervento del Governo, ha deciso di introdurre un’esenzione regionale per le attività di monitoraggio post coronavirus e ha previsto una misura ad hoc nel “pacchetto sanità” approvato oggi, martedì 30 giugno, dalla giunta guidata da Attilio Fontana.
«Le esenzioni per le attività di follow up post Covid – spiega l’assessore regionale al welfare, Giulio Gallera – avranno il codice regionale di esenzione D97 e riguardano in particolare le visite infettivologiche, pneumologiche, cardiologiche, neurologiche, fisiatrica ed ematologica con gli esami diagnostici ad esse collegate. Sono inclusi anche i colloqui psicologici/clinici particolarmente importanti per molte persone colpite da coronavirus. Le misure adottate oggi, inoltre, rendono totalmente rimborsabile il tampone eseguito a seguito di positività anche a test sierologico privato, qualunque sia l’esito del tampone stesso (il rimborso del costo del tampone avverrà direttamente alla struttura che effettua il test, ndr)».
Il Pirellone ha inoltre stanziato 15 milioni di euro a favore delle ATS per assumere fino a 892 persone che si occuperanno del tracciamento dei soggetti positivi e dei loro contatti e di effettuare tempestivamente i tamponi. «Ogni ATS – sottolinea Gallera – nel momento in cui identifica un focolaio Covid in una comunità chiusa (ambiente di lavoro, quartiere, condominio ecc… ) a fronte dell’evidenza di trasmissione del virus, provvederà all’esecuzione dei test diagnostici molecolari a tutta la collettività, valutando altresì l’utilizzo contestuale dell’indagine a supporto dei conseguenti provvedimenti di controllo».
«Ma faremo anche di più – conclude l’assessore al welfare -, andando a monitorare a fondo la diffusione del Virus: ora che fortunatamente l’emergenza Covid negli ospedali ha superato la fase acuta e, di conseguenza, abbiamo la possibilità di eseguire un numero maggiore di tamponi sul territorio, ogni ATS attiverà settimanalmente approfondimenti epidemiologici individuando l’ambito territoriale che ha avuto il maggior numero di casi positivi nella settimana precedente, disponendo nelle zone dove risiedono i casi risultati positivi (ad esempio le sezioni di censimento) fino a 150 tamponi e valutando anche l’esecuzione del test sierologico».
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