A Legnano un Ordine del Giorno contro ogni programma di riarmo
Lo presenta il consigliere Federico Amadei su proposta di Rifondazione Comunista, Alleanza Verdi Sinistra, Movimento 5 Stelle per sollecitare Parlamento e Governo

Un Ordine del Giorno per chiedere al consiglio comunale «di far proprio e rappresentare alle Istituzioni nazionali ed europee un forte appello ad abbandonare ogni programma di riarmo, che minaccia la sicurezza e impoverisce i popoli, per farsi invece promotrici di una diplomazia che favorisca la pace e di nuovi percorsi di disarmo che impediscano il rischio di nuovi conflitti». Perché “Nessuna pace è possibile senza un vero disarmo!” (Papa Francesco, messaggio Urbi et orbi, Pasqua 2025) Lo ha presentato il consigliere Federico Amadei su proposta di Rifondazione Comunista, Alleanza Verdi Sinistra, Movimento 5 Stelle.
«Alla fine della seconda guerra mondiale, un conflitto di inaudita violenza e distruzione che lasciò il mondo insanguinato da milioni e milioni di morti e ricoperto da infinite macerie materiali e morali, si levò alto e disperato il grido “mai più”. Un grido tradito mille volte nei successivi 80 anni, ma che ha risuonato a lungo alimentando la speranza e dando forza ai costruttori di pace.
Oggi – scrivono i promotori dell’Ordine del Giorno, motivando la loro richiesta – quel grido è stato reso tanto flebile e inattuale da poter essere cancellato dalle agende politiche dei potenti del mondo. Riprendono vigore i proclami guerrieri e si torna a riempire gli arsenali, non importa a che prezzo per i popoli in affanno, dietro il sipario di una nuova “pace armata”. Quale destino si prepara per l’umanità? Possiamo ribellarci a questo destino? Dobbiamo!
Nel testo dell’Odg si legge che «il 6 marzo, il Consiglio europeo ha approvato ufficialmente il “ReArm Europe”, un piano per il riarmo europeo da 800 miliardi di euro volto al potenziamento della difesa comune europea» e che «tale piano, inserito nel “Libro bianco sul futuro della difesa europea”, è stato approvato dal Parlamento europeo il giorno 12 marzo seppure con un voto non vincolante considerato il ricorso alla procedura di emergenza di cui all’art. 122 del Trattato sul Funzionamento dell’Unione Europea».
L’invito alla giunta e al consiglio è quindi quello di rappresentare presso il Parlamento Europeo, il Governo italiano, il Parlamento, il Presidente della Regione Lombardia e la presidenza dell’Anci le posizioni ed impegni votati (se verranno votati) dal Consiglio comunale di Legnano: esprimere la netta contrarietà ad ogni forma di sostegno del piano di riarmo europeo “ReArm Europe/Readiness 2030”; sostenere la sostituzione integrale del “ReArm Europe/Readiness 2030” con un piano di rilancio e sostegno agli investimenti che promuovano la competitività, la spesa sanitaria, il sostegno alle filiere produttive e industriali, gli incentivi all’occupazione, istruzione e green economy, per rendere l’economia Europea più equa, competitiva, sicura e sostenibile al fine di recuperare i valori fondanti dell’Unione; chiedere che l’Italia – nel rispetto dell’articolo 11 della Costituzione – e l’Unione Europea si facciano promotrici di soluzioni diplomatiche per favorire il processo di pace nei paesi in guerra e la riduzione delle spese militari Europee e Nazionali, con creazione di nuovi percorsi di disarmo, il ripristino del trattato di messa al bando degli euromissili, e che l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite convochi una quarta sessione speciale sul disarmo (l’ultima è stata realizzata oltre 35 anni fa); garantire il mantenimento dei livelli qualitativi ed economici delle attività comunali per la sicurezza e la socialità; promuovere nel territorio cittadino iniziative volte a diffondere una cultura della pace e sensibilizzare i cittadini Legnanesi su questa importante tematica.
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