Anche CGIL Ticino Olona condanna con «massima fermezza» il grave atto che ha colpito nella notte (tra giovedì 24 e venerdì 25 aprile) la sede dell’ANPI di Legnano. Ignoti hanno affisso uno striscione con la scritta: “Nascosti tra monti, anfratti e cantine… Non erano eroi, ma rubagalline”.  Non è la prima volta che l’Anpi di via Ciro Menotti viene presa di mira in questa maniera. Due anni fa era stato affisso un altro striscione che lasciava ben poco all’immaginazione, con la scritta “25 aprile? Sti c…i” e lo scorso anno, poi, insieme all’ennesimo striscione dello stesso tenore, che scimmiottava il ragionier Ugo Fantozzi di Paolo Villaggio con il motto “La Resistenza è una c…a pazzesca”, era stato “scaricato” anche un sacco di letame.

«Un gesto vile e inaccettabile che rappresenta un attacco non solo a un presidio di memoria e democrazia, ma ai valori fondanti della nostra Repubblica, nata dalla Resistenza al nazifascismo – afferma Mario Principe segretario della Cgil Ticino Olona -. Colpire l’ANPI significa colpire l’antifascismo, principio su cui si fonda la nostra Costituzione e la nostra convivenza civile. È un segnale preoccupante che richiama tutti, istituzioni, associazioni, cittadini, a una vigilanza democratica sempre più attenta e attiva. La CGIL esprime piena e fraterna solidarietà ai compagni e alle compagne dell’ANPI di Legnano e riafferma il proprio impegno quotidiano nella difesa dei valori di libertà, giustizia sociale, solidarietà e antifascismo. Chiediamo che su questo gravissimo episodio venga fatta piena chiarezza, individuando e perseguendo i responsabili. Non possono esserci spazi di ambiguità di fronte a chi semina odio e tenta di riportare il nostro Paese indietro. La CGIL continuerà, insieme all’ANPI e a tutte le forze democratiche, a promuovere i valori della Resistenza e a difendere la democrazia da ogni attacco».