Lavoratori in sciopero ai cancelli della Leonardo di Nerviano per il rinnovo del contratto nazionale
L'azienda Leonardo di Nerviano è stata scelta dalle tre single sindacali Fiom, Fim e Uilm come luogo simbolo per incrociare le braccia e chiedere a gran voce con i lavoratori il rinnovo del contratto Nazionale di lavoro Federmeccanica-Assistal

I cancelli dell’azienda Leonardo di Nerviano sono stati scelti dalle tre single sindacali Fiom, Fim e Uilm come luogo simbolo per incrociare le braccia e chiedere a gran voce, con i lavoratori, il rinnovo del contratto Nazionale di lavoro Federmeccanica-Assistal. Quattro ore di presidio organizzato questa mattina, mercoledì 16 marzo, fuori dall’azienda che sino alle 11 ha creato anche disagi alla viabilità sul Sempione. A partecipare con le tre rappresentanze sindacali oltre 150 operai.
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In particolare Fiom, Fim e Uilm, sul fronte del salario, chiedono un aumento medio a regime per il livello C3 (ex quinto livello) di 280 euro lordi per il triennio luglio 2024-giugno 2027. «Le imprese rifiutano di ragionare su elementi economici che vadano oltre l’Ipca, non discutono degli interventi contro la precarietà richiesti dai sindacati, non discutono delle tutele richieste per i lavoratori e le lavoratrici degli appalti – affermano i sindacati -. Non discutono degli strumenti necessari ad affrontare il futuro e la transizione, quali la riduzione degli orari di lavoro. Le lavoratrici ed i lavoratori metalmeccanici vogliono il contratto, non discutere le proposte degli imprenditori, ma le richieste votate e portate alle controparti. E se sarà necessario non si fermeranno». Quindi oltre alle 8 ore di sciopero, i sindacati hanno anche comunicato che proseguirà il blocco degli straordinari e delle flessibilità. Le Rsu programmeranno con modalità differenti le ore di sciopero e articolate in tutte le aziende della provincia per tutto il mese di aprile e inizio maggio, e ne utilizzeranno una parte anche per partecipare ai presidi già previsti.

CONTRATTO NAZIONALE METALMECCANICI
Il Ccnl Federmeccanica/Assistal scaduto a fine giugno 2024, riguarda un milione e mezzo di lavoratrici e lavoratori in Italia, circa 30.000 nella provincia di Modena. La trattativa (iniziata il 30 maggio 2024) si è interrotta dopo otto incontri ormai cinque mesi fa, precisamente il 12 novembre scorso, quando la parte datoriale ha presentato una “contro-piattaforma” rifiutando di negoziare sulla piattaforma dei lavoratori. Da allora, i sindacati hanno già effettuato 24 ore di sciopero complessive, che arriveranno a 32 con le ultime proclamate. «Contemporaneamente e con le stesse modalità sciopereranno le lavoratrici ed i lavoratori delle aziende che applicano il contratto Unionmeccanica /Confapi – precisano i sindacalisti -, contro le risposte insufficienti in un tavolo di trattativa che non dà nessun affidamento. Queste ulteriori 8 ore di sciopero porteranno a 16 le ore di astensione dal lavoro».
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