I colori della contrada Sant’Erasmo hanno animato l’omonima chiesetta di Legnano per la cerimonia d’investitura della reggenza in un sabato molto speciale per la contrada. Come da tradizione, chiarine e tamburi hanno guidato il corteo partito dal maniero di via Canazza che ha raggiunto una chiesa di Sant’Erasmo già gremita di contradaioli. A presiedere la cerimonia don Lodovico Garavaglia, cappellano di contrada, che nell’omelia ha ricordato l’importanza del Palio per la città di Legnano e tutto il lavoro che si svolge dietro le quinte per la sua realizzazione. «Quando termina l’ultimo Palio – ha detto don Lodovico Garavaglia – si incomincia a lavorare per quello dell’anno dopo. E’ un evento di popolo e di comunità e proprio per questo è importante la collaborazione, l’unione e il fare le cose insieme».

La reggenza bianco azzurra

Al termine dell’omelia si è svolta la cerimonia dell’investitura della reggenza. La contrada bianco azzurra ha nominato gran priore Diego Navarra e capitano Pietro Potestio, entrambi al primo anno di reggenza. Confermata invece castellana per il secondo anno Marta Rimoldi. Accanto alla reggenza lo scudiero Yarin Moroni, la gran dama Marinella Zagato, il gonfaloniere Alessandro Provvisionato e Andrea Schillaci a portare la Banda del capitano.

Al termine della cerimonia i battesimi di contrada per dare il benvenuto a cinque nuovi piccoli contradaioli che sono ufficialmente entranti a far parte della grande famiglia della contrada Sant’Erasmo.

L’inaugurazione della Galleria al maniero

A seguire il corteo della contrada si è spostato al maniero di via Canazza per l’inaugurazione della Galleria. «Un ambiente nuovo che abbiamo appena ristrutturato come una vera e propria ala di un museo, – ha detto il neo capitano Pietro Potestio – dove abbiamo raccolto degli abiti e dei cimeli di contrada che rimarranno a disposizione di tutte le persone che verranno a trovarci e potranno vedere tutte le magnifiche opere che sono parte del nostro Palio e della sua cultura».

I festeggiamenti sono poi continuati con la tradizionale cena dell’investitura.