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Presenze record alla festa di fine Ramadan al parco Amicizia di Legnano con 2500 fedeli in preghiera

Il sindaco Radice, ha portato il saluto nello spirito di un'ampia condivisione dei valori di accoglienza e apertura. Il messaggio dell'arcivescovo Delpini: "Questa è l'occasione per ritrovare le comuni radici del dialogo e della fratellanza"

Generico 31 Mar 2025

Presenze record questa mattina, domenica 30 marzo, alla preghiera conclusiva del Ramadan, con circa 2500 fedeli appartenenti all’associazione Italo Araba di Legnano e dell’Altomilanese. Nonostante il cantiere in corso per lavori all’interno dell’area, il parco dell’Amicizia ha accolto una folla davvero immensa di fedeli islamici.

La cerimonia ha visto anche la presenza del sindaco Lorenzo Radice e dell’assessora Monica Berna Nasca. Nel suo intervento, il primo cittadino ha portato il saluto nello spirito di un’ampia condivisione dei valori di accoglienza e apertura. La manifestazione si è svolta nella massima sicurezza, sempre con l’assistenza di un servizio d’accoglienza che ha cercato di limitare al minimo i disagi al traffico lungo le strade limitrofe al parco.

Ramadan a Legnano

«Quest’anno – è il commento di Mouaad Belbyed dell’associazione Italo Araba di Legnano e dell’Altomilanese –, il tempo ci ha assistito favorevolmente: se avesse piovuto, avremmo avuto difficoltà a trovare un luogo adatto per eseguire la preghiera dell’Eid al-Fitr. Nonostante le sfide, la giornata è stata ricca di momenti di gioia e condivisione. I fedeli si sono scambiati saluti affettuosi, sorseggiando tè caldo e gustando biscotti tipici della tradizione. I bambini, nel frattempo, giocavano felici tra di loro, aggiungendo un tocco di vivacità all’atmosfera. È stata una giornata speciale per tutta la comunità islamica, un momento di unione, felicità e riflessione dopo un mese di digiuno e preghiera».

In giornata, anche l’arcivescovo di Milano, mons. Mario Delpini, ha parlato di condivisione nel suo messaggio augurale alla comunità islamica: «La condivisione di un tempo di digiuno e di preghiera – noi nel periodo della Quaresima, voi nel mese di Ramadan – è l’occasione per ritrovare le comuni radici del dialogo e della fratellanza e per testimoniare gli uni agli altri, e alla società milanese e lombarda, il primato di Dio nelle nostre esistenze, insieme alla gioia che scaturisce dal vivere fedeli a Lui e alla Legge che ci ha donato».

In un’epoca segnata da guerre e dal dilagare del male, l’arcivescovo ha concluso: «Le nostre religioni ci ricordano che, per fermare l’odio e i conflitti, l’arma migliore è la misericordia di Dio. Lasciamoci contagiare dal Suo perdono, per diventare noi tutti fratelli universali, come ha chiesto ai cristiani Papa Francesco nella sua lettera enciclica “Fratelli tutti”, scritta ormai cinque anni fa ma ancora molto attuale».

Redazione
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Pubblicato il 30 Marzo 2025
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