«Ci informiamo e vediamo di capire. Non è una bella cosa. Sono quasi 200 i comuni che hanno adottato la delibera della Lipu. Non tutti la applicano ma è un passo avanti. Qui sembra addirittura un passo indietro. L’obbligo di non farli nidificare», c’è anche l’intervento della LIPU – Lega italiana protezione uccelli – nella questione sollevata in giornata da Franco Brumana, consigliere di minoranza a Legnano, a seguito di una disposizione contenuta nel nuovo regolamento edilizio della città che avrebbe conseguenze per la fauna avicola e in particolare per la nidificazione delle rondini.  E’ stato il direttore generale della LIPU, Danilo Selvaggi, a commentare la vicenda, denunciata da Brumana sui social, ribadendo che «è necessario comprendere su che basi giuridiche hanno impostato la delibera e se ci sono norme cui ci si può muovere, oltre le pressioni mediatiche».

Brumana si è rifatto all’art 63, sesto comma, del regolamento edilizio in attesa della approvazione definitiva, che dispone l’obbligo “nelle nuove costruzioni e negli interventi anche di semplice manutenzione o di rifacimento delle facciate e dei tetti devono essere adottati accorgimenti che impediscano la posa e la nidificazione dei volatili. Non distingue dagli altri i piccioni, che possono essere allontanati con accorgimenti specifici e diversi da quelli riguardanti uccelli di minore dimensione. Quindi prende di mira le rondini, i rondoni e i balestrucci che nidificano sugli edifici“.

Altre amministrazioni comunali, ricorda Brumana, come Bergamo, Livorno, Gallarate, Busto Arsizio, Roma, Empoli e Belluno in varie forme hanno adottato la delibera “salvarondini” proposta dalla Lipu. Così, conclude Brumana: «Occorre fare pressione sui consiglieri comunali di maggioranza affinché al momento della prossima approvazione definitiva del regolamento edilizio l’obbrobriosa norma anti rondini venga abrogata e vengano disposti concreti provvedimenti per tutelare e favorire la loro nidificazione».

In difesa dell’amministrazione, sempre tra i commenti al post del leader del Movimento dei cittadini, è intervenuto il consigliere di maggioranza, Eligio Bonfrate, segnalando che la richiesta tutela esiste nel testo là dove si precisa che la disposizione è valida “fatto salvo quanto diversamente previsto da specifica normativa comunale sulla tutela degli animali”. Inoltre, sempre Bonfrate ricorda che «il regolamento è stato solo adottato, e che successivamente si aprirà un periodo di osservazioni, e prima di essere approvato ogni osservazione andrà contro dedotta e quindi i contributi potranno arrivare da chiunque». LIPU compresa e, visto il commento odierno del direttore generale Danilo Selvaggi, c’è da credere che l’osservazione arriverà.