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Capolinea a Molino Dorino, l’Agenzia per il TPL: “+20% per i servizi interurbani”. Ma i dubbi dei pendolari restano

Tanti dubbi dai pendolari al confronto su mobilità e trasporti a Palazzo Leone da Perego con l'Agenzia del Trasporto Pubblico Locale di bacino

mobilità e trasporti a palazzo leone da perego a legnano

Capolinea a Molino Dorino o a Cadorna per l’autobus autostradale della linea Z602, che ad oggi da largo Tosi a Legnano porta i pendolari a due pazzi dall’iconica scultura con ago e filo nel cuore di Milano? Il futuro del trasporto su gomma per l’asse che comprende Legnano è una partita aperta, e al momento le posizioni sono quantomeno distanti, con i pendolari che di spostamento del capolinea non vorrebbero nemmeno sentire parlare e l’Agenzia del Trasporto Pubblico del bacino della Città Metropolitana di Milano che invece strizza l’occhio all’idea di fermare il trasporto su gomma anche per la linea autostradale di Legnano fuori dal centro di Milano.

Lo dimostra il confronto su mobilità e trasporti di mercoledì 19 marzo a Palazzo Leone da Perego tra chi ogni giorno viaggia verso Milano con l’autobus autostradale, l’amministrazione comunale, il direttore dell’Agenzia del Trasporto Pubblico Locale di bacino Luca Tosi e il consigliere metropolitano con delega alla Mobilità e al Trasporto pubblico locale Marco Griguolo, organizzato dalla consulte territoriali cittadine. Confronto che ha reso evidente, come avevano già fatto le 1.300 firme raccolte in pochi giorni contro l’arretramento, che i pendolari sono pronti alle barricate.

Perché l’arretramento del capolinea a Molino Dorino

Ma perché la scelta dell’arretramento? «Progressivamente tutti i servizi di penetrazione verso Milano sono stati arretrati sulla base di una linea guida di Regione Lombardia – ha spiegato Luca Tosi -, che indicava la necessità di recuperare risorse eliminando le situazioni di sovrapposizione tra le linee di forza del trasporto pubblico locale e quelle in cui i servizi penetravano nella città, dettando percorsi più lunghi su assi spesso congestionati, con minor velocità commerciale. A poco a poco questo è stato fatto in tutta la città, è una scelta generalizzata: la linea dell’asse di Legnano è l’unica che penetra ancora fino al centro della città».

Il ragionamento dell’Agenzia per il trasporto pubblico locale, in soldoni, era stato imperniato già nel 2019 sulla «possibilità di fornire un servizio con la stessa velocità seppure con l’interscambio (parole che hanno provocato una “sommossa” tra i pendolari in sala al grido di “Prendete i pullman una mattina insieme a noi”, ndr) per chi è diretto nella zona centrale o a Cadorna», ampliando «l’arco di destinazioni possibili senza perdite di tempo e, anzi, con una regolarizzazione del servizio» e creando «una serie di interscambi che adesso non ci sono o sono molto più lenti». E oggi, mentre prende forma il programma di bacino per la corona di Milano e i servizi interurbani e a breve farà lo stesso quello per i servizi urbani, questo ragionamento – pur senza una decisione definitiva, almeno per ora -, è tornato di attualità, “abbinato” all’idea di «un servizio diretto che da Molino Dorino ripercorra l’attuale asse Certosa – Sempione».

«L’arretramento delle corse a Molino Dorino a parità di servizio offerto farebbe risparmiare 4,5 chilometri a corsa e circa 800mila euro l’anno (circa l’8% del valore complessivo del servizio nel Nord Ovest Milano, ndr) che verrebbero reinvestite per l’aumento dei servizi – ha sottolineato il direttore dell’Agenzia di bacino per il trasporto pubblico, preannunciando la previsione di un incremento del 20% nei servizi interurbani con l’obiettivo di arrivare al 50% e aprendo ad un tavolo di confronto con i pendolari -. Nel progetto futuro nel programma di bacino indicheremo l’attuazione come condizionata alla definizione preventiva nella programmazione dell’ambito urbano di servizi che non comportino un peggioramento per l’utenza. L’agenzia non ha mai deciso di arretrare immediatamente il capolinea a Molino Dorino: ci siamo trovati a gestire una situazione molto seria, con la società che gestisce il servizio faceva salta oltre 400 corse al mese per un problema di carenza di autisti».

«Siamo a scadenza dei contratti e stiamo cercando di accelerare l’approvazione del nuovo piano di bacino per mettere i servizi a gara – ha aggiunto il consigliere delegato Griguolo -, perché è ovvio che le aziende in questo momento non facciano investimenti strutturali su servizi e personale. Per la carenza di autisti abbiamo scritto anche al Ministero per trovare soluzioni per nuove assunzioni».

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I (tanti) dubbi dei pendolari

Il capolinea a Molino Dorino, però, proprio non convince i pendolari della linea autostradale, circa 1.750 al giorno, oltre 1.600 dei quali viaggiano in mattinata dalla zona di Legnano verso Milano. E i dubbi sono tanti, dal rischio concreto di un viaggio in piedi in metro che potrebbe mettere in difficoltà una fetta degli utenti alle criticità in caso di sciopero, passando per il rischio di rimanere letteralmente a piedi se per qualsiasi motivo la metro non dovesse funzionare e per le obliteratrici che spesso sui bus dell’autostradale non funzionano, provocando ammanchi di entrate che si riflettono sul servizio. Su tutto, però, è la sicurezza a preoccupare di più chi viaggia ogni giorno su gomma. «Molino Dorino la sera è un disastro – hanno spiegato i pendolari -, se si perde il pullman si è costretti ad aspettare al freddo, non c’è nemmeno un bar dove entrare o una panchina dove sedersi se qualcuno dovesse sentirsi poco bene».

«La situazione negli ultimi anni è peggiorata – hanno aggiunto -: non ci sono investimenti e l’ipotesi di portare il capolinea a Molino Dorino dà solo l’idea di ulteriori tagli. Con l’aria che tira Molino Dorino non diventerà mai un hub per uno scambio sicuro e veloce: resterà una landa desolata. Togliendo l’autostradale, peraltro, andrebbe potenziato il numero di autobus ma lì è impossibile farlo, non ci sono gli spazi». «Il servizio oggi copre zone non altrimenti raggiungibili da Molino Dorino, come sarà possibile coprire la tratta intermedia con bus o tram che al momento non esistono se già oggi i mezzi di superficie a Milano sono già in sofferenza – si sono chiesti inoltre i pendolari -? I treni non in grado di sopperire alla carenza»

Sulla stessa linea degli utenti anche Palazzo Malinverni. «Ad oggi abbiamo un servizio che funziona, pur con dei limiti: è vero che funziona in parallelo al servizio ferroviario, ma siamo davvero convinti che per gli utenti, visto che i servizi riguardano anche i Comuni limitrofi, la razionalizzazione o la diminuzione del servizio autostradale con variazioni molto significative sarebbe molto penalizzante, non perché non crediamo che i tempi di percorrenza sarebbero analoghi, ma perché cambierebbe il modo di viaggiare – ha spiegato l’assessore alla Mobilità di Legnano Marco Bianchi -. Il pullman offre un servizio anche più comodo, ma soprattutto più sicuro e un controllo degli spazi inevitabilmente diverso dalla metropolitana. Il Comune chiede che il capolinea resti attestato a Cadorna: siamo contenti che ci sia disponibilità a valutare le posizioni di tutti e l’apertura ad avere una rappresentanza dei pendolari al tavolo dei lavori è sicuramente un’opportunità interessante che spero i pendolari vogliano cogliere».

«Arretrando il capolinea si risparmierebbero 800mila euro e 4,5 chilometri di percorrenza – ha aggiunto la consigliera comunale in quota Lega Daniela Laffusa, presente in sala insieme ad alcuni colleghi di maggioranza e opposizione -: con i fondi reinvestiti cosa potremmo fare? Al massimo comprare due pullman. Mancano gli autisti ma si parla di aumentare il servizio del 20%? Chiedo più riguardo verso persone che si alzano alle 6 della mattina e vanno a lavorare, non sono qui per fare la guerra. Chiedo più ascolto attivo per i pendolari e di cercare di andargli incontro, perché è solo una questione economica».

A margine della serata il presidente della Consulta 2 Centro, Federico Focacci commenta positivamente l’incontro, che «ha messo in luce il potenziale di ascolto e di divulgazione che hanno le consulte su temi di importanza strategica per i cittadini, e si è toccato con mano come di fatto le consulte giochino un ruolo fondamentale nei rapporti tra le istituzioni comunali e la cittadinanza».

Incontro sul Trasporto Locale: “Mostrato il potenziale di divulgazione che hanno le Consulte”

Leda Mocchetti
leda.mocchetti@legnanonews.com
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Pubblicato il 20 Marzo 2025
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