Sindacati Legnano pronti per la Consulta Economia Lavoro: “Istituzioni più unite per aiutare imprese e lavoratori”
Ad intervenire, a pochi giorni dall'appuntamento con la Consulta Economia Lavoro (che si terrà lunedì 17 marzo) il segretario della Cgil Ticino Olona Mario Principe che con Luigi Tripodi di Uil e Luca Paglialonga di Cisl ha presentato il programma della Festa dei Lavoratori a Legnano

«Il nostro territorio resiste, ma attenzione in Città Metropolitana è stato registrato un aumento del 30% della cassa integrazione». Ad intervenire, a pochi giorni dall’appuntamento con la Consulta Economia Lavoro (che si terrà lunedì 17 marzo) il segretario della Cgil Ticino Olona Mario Principe che con Luigi Tripodi di Uil e Luca Paglialonga di Cisl ha presentato il programma della Festa dei Lavoratori a Legnano. Una riflessione fatta anche per mantenere alta l’attenzione e nel contempo rinnovare l’invito verso una maggior collaborazione tra le istituzioni per riuscire ad aiutare il tessuto produttivo che, per tutti e tre i rappresentanti sindacale è «la vera ricchezza di Legnano e dell’Alto Milanese le cui radici si fondano su di un tessuto industriale ottocentesco. Qui abbiamo il distretto del vetro che è tra i più importanti a livello nazionale, così come quello delle valvole e turbine. Da non dimenticare il calzaturiero. Ma sono tanti altri i distretti di una certa importanza che vanno tutelati a favore dell’occupazione».
In questo contesto Principe ha ricordato che sono molteplici i temi che puntualmente i sindacati continuano a portare avanti ai tavoli istituzionali: dalla transizione ecologica, al processo di digitalizzazione nei 49 Comuni del comprensorio Ticino Olona all’invecchiamento attivo con tutti i suoi servizi. «L’occupazione tene, ma c’è le istituzioni devono lavorare in concerto per poter dare respiro alle aziende che stanno affrontando sfide importanti. Il momento di confronto con la Consulta Economia Lavoro ci permetterà di capire con maggior attenzione lo stato di salute del mondo del lavoro della nostra zona. Nel contempo pensiamo che incontri annuali non bastano: vorremmo creare più momenti di confronto per riuscire a definire tutti insieme percorsi costruttivi verso il futuro nel rispetto dei diritti dei lavoratori».
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