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Rifiuti al parco Ronchi di Legnano, il racconto di una eco-cittadina: “Dateci un cestino”

La lettera di una lettrice alle prese con l'abbandono di rifiuti

Generico 10 Mar 2025

Buongiorno,
abito a Legnano da sempre e da una decina d’anni in una zona della nostra città ancora benedetta dalla presenza di verde, un bosco spontaneo nella zona Olmina-Ronchi (Via Archimede presso il Parco Ronchi all’anagrafe del verde comunale) che anni fa avrebbe dovuto subire un’importante trasformazione in positivo. Sulla carta e secondo gli amministratori di allora sarebbe diventata una zona verde ben curata, con un centro di aggregazione sociale, giochi per bambini e percorso ciclabile.
Con l’elezione del successivo sindaco, dopo una settimana di ruspe, taglialegna e impianto di nuove “essenze” in fretta e furia, la zona è stata nuovamente abbandonata e grazie al cielo la natura ne ha preso possesso nella sua maniera caotica ma con un suo equilibrio ormai consolidato, ricci , volpi e leprotti compresi.
Io amo la zona perché rinfresca la sera d’estate, al contrario di quello che succede nella adiacente via Filzi, dove il calore dell’asfalto accumulato di giorno, risale la notte, rendendo asfissianti anche le passeggiate notturne.
La zona però, essendo appartata, viene presa di mira dai pattumeros che lasciano di tutto. Nel corso di più di dieci anni ho visto abbandonare divani, sacchetti della spazzatura tantissimi e variegati nei loro contenuti (mi auguro di non vedere mai neonati o cuccioli morti), gatti (si..), lattine, bottiglie di vetro, sacchetti con deiezioni canine lanciati sui rami come palle di Natale, carte, oggetti rubati (mi ringraziano quando li faccio ritrovare se contengono riferimenti del proprietario) tra cui borse, documenti, ombrelli, scatole del cucito, un piccolo ciondolo- amuleto e altro che più non ricordo.
Nelle mie passeggiate con il cane, raccolgo quello che posso e lo porto a casa per smaltirlo nella spazzatura, per cui sono diventate ormai eco-passeggiate, termine di moda nel nord europa.
Ultimamente un pattumero seriale lascia da un anno , ogni giorno, una bottiglia di birra Poretti 66 cl, tre luppoli, vuota ma tassativamente tappata. Inizialmente la portavo a casa come tutto il resto, ma vista la frequenza dell’abbandono ho iniziato a lasciarle sul bordo della stradina , lato case, in fila, pensando di mandare un chiaro messaggio al responsabile. Nulla, l’abbandono prosegue tutt’ora. Ho chiesto almeno tre volte al comune e ad Amga di posizionare in questa via un cestino, ma non ho avuto nemmeno risposta alle mail. Il verde interessa fino a un certo punto, evidentemente, al nostro comune. Le obiezioni al cestino sarebbero, a detta di alcuni che ho consultato, il fatto che potrebbe essere utilizzato in modo improprio, incentivando l’abbandono. IL cittadino dovrebbe essere in grado di portare i rifiuti a casa o al più vicino cestino in via Filzi, ma sappiamo bene quanti sono i condizionali nei doveri civici, altrimenti non esisterebbero Legge, multe, pene…nel mondo ideale.
Non pretendo tanto, un cestino. A chi mi devo rivolgere, chiedo a voi.
Grazie per la pazienza di leggere questa mia lunga narrazione
Marcovaldo (una cittadina legnanese)

 

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Pubblicato il 13 Marzo 2025
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