“Quasi una Serata”, al Tirinnanzi di Legnano lo spettacolo di Ethan Coen
Venerdì 7 marzo alle 21 il teatro Tirinnanzi di Legnano ospiterà "Quasi una Serata" di Ethan Coen, con Stefano Annoni, Paui Galli, Davide Marranchelli, Simone Severgnini e per la regia di Davide Marranchelli

Venerdì 7 marzo alle 21 il teatro Tirinnanzi di Legnano ospiterà “Quasi una Serata” di Ethan Coen, con Stefano Annoni, Paui Galli, Davide Marranchelli, Simone Severgnini e per la regia di Davide Marranchelli. Uno spettacolo geniale e irriverente, uno spunto di riflessione sul rapporto tra l’umano e il grande mistero dell’esistenza.
Dalla penna di Ethan Coen (autore e regista insieme al fratello Joel di film come Fargo, Non è un paese per vecchi e Il grande Lebowski) nascono situazioni esilaranti e surreali, dove è il divino a essere a nostra immagine e somiglianza, e non viceversa. Tra teatro dell’assurdo e ironia tipica della sua opera, alle situazioni evocate dai tre atti unici in cui si suddivide il testo, la scelta registica è stata quella di aggiungere un’ulteriore scatola teatrale, in cui si muovono gli attori quasi surrealmente costretti, oltre che ai propri ruoli, al loro ruolo di artisti; che devono “muovere” il pubblico, per provare a trasformare quella che altrimenti sarebbe quasi una serata in una serata memorabile. Quasi Una Serata è un gioco – il teatro è un gioco – e Cohen ne è pienamenteconsapevole: un “aldilà” a immagine e somiglianza degli inferni di questa terra, discussioni fra
coppie che potremmo essere noi ieri sera, dibattiti accesi tra dèi che amano e dèi che giudicano, ma comunque dèi che menano. Nei tre atti unici si affrontano smaccatamente temi “altissimi”, quasi intoccabili: domande esistenziali, l’eternità, il rapporto con Dio e con la propria coscienza, le relazioni e i sentimenti.
“Ho voluto in stagione questo spettacolo, innanzitutto perché conosco la bravura degli interpreti, per la grandezza dell’autore e perché una stagione teatrale deve proporre anche ciò che non ti aspetti – afferma il direttore artistico Paolo Scheriani – così che ci si possa ancora sorprendere dalle meraviglie che il teatro offre. È uno spettacolo dove la risata smuove corde profonde, perché ridere è un esercizio che allena la mente e il cuore.”
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