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‘’Liberi di dire no al bullismo’’, il liceo Galiei ha incontrato Alberto Bonfanti e la Polizia di Stato

Al liceo Galilei di Legnano gli studenti di prima e seconda hanno potuto fare delle domande sui fenomeni di bullismo e cyberbullismo al Prof. Alberto Bonfanti e al personale della Polizia di Stato

Generico 17 Feb 2025

Nella mattinata di sabato 22 febbraio al liceo Galilei di Legnano, si è tenuto un incontro di sensibilizzazione su bullismo e cyberbullismo dove sono intervenuti Alberto Bonfanti, presidente dell’Associazione Portofranco Milano Onlus e docente di storia e filosofia, insieme al personale della Polizia di Stato.

Attraverso le domande degli studenti di prima e seconda liceo, si è creato uno spazio di dialogo e consapevolezza, per capire meglio cosa sia il bullismo, come riconoscerlo e soprattutto come combatterlo.

«Per poter continuare a combattere il cyberbullismo e il bullismo, dovete essere voi stessi capire quale sia la vera direzione dell’essere grandi ovvero aiutare e avere un atteggiamento pro-sociale» ha spiegato il dirigente della Polizia di Stato, Samuele Rossi ai ragazzi.

«Possiamo considerare il cyberbullismo più pericoloso del bullismo classico?», ha domandato uno degli studenti al personale della Polizia di Stato. «Per quanto siano entrambi due fenomeni gravi e da evitare, le complicazioni relative al cyberbullismo sono dovute al fatto che sia ancora più facile che tante persone si accaniscano contro il singolo, tuttavia è possibile neutralizzare questo fenomeno bloccando immediatamente gli utenti fastidiosi», ha chiarito Rossi.

Ha poi preso la parola Alberto Bonfanti che, da 25 anni, porta avanti l’avventura di Portofranco, un’associazione che fa da porto sicuro per i ragazzi e combatte il fenomeno della dispersione scolastica.

«L’idea nasce dal desiderio di ognuno di noi di imparare e conoscere. La scuola crea il primo impatto con la realtà e tutti voi dovete essere protagonisti della vostra vita e per farlo, dovete costruire il vostro futuro attraverso l’istruzione. Portofranco vuole combattere la dispersione scolastica facendo capire ai ragazzi che con la scuola è possibile realizzarsi mettendo in atto ciò che si vuole diventare» ha spiegato Alberto Bonfanti.

«Come possiamo rendere la classe un luogo sereno? Quali sono i fattori che determinano il disagio scolastico nei ragazzi?» hanno domandato al professore gli alunni.

«Innanzitutto, la serenità di un luogo dipende dallo scopo che quel luogo ha: se c’è desiderio di imparare allora si sta insieme in questa avventura. La serenità è la conseguenza di quello che ciascuno persegue, Portofranco siccome è un luogo libero fatto da ragazzi che vogliono imparare, è anche un luogo di rispetto. Il disagio provato dai ragazzi nasce molto spesso prima della scuola. Molti ragazzi vivono situazioni complicate in famiglia, ma un fattore che influenza ancora di più il disagio è la voglia di non fare fatica o la paura di impegnarsi, che portano inevitabilmente i ragazzi ad arrendersi. La società ci insegna ad avere tutto subito, ma in realtà tutte le cose più belle di acquistano con l’impegno» ha concluso Alberto Bonfanti.

Redazione
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Pubblicato il 24 Febbraio 2025
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