Salta la discussione del piano del traffico a Legnano: “Lavori ostacolati da opposizioni irrispettose”
Le forze maggioranza del consiglio comunale intervengono in merito all'ultimo consiglio comunale e in particolare alla querelle legata alla nomina dei rappresentanti degli asili nido comunali, al Pgtu e alla revoca della nomina a Benito Mussolini
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Le forze maggioranza del consiglio comunale intervengono in merito al consiglio comunale del 20 febbraio, e in particolare alla querelle legata alla nomina dei rappresentanti nelle commissioni dei tre asili nido comunali, al Pgtu e alla revoca della nomina a Benito Mussolini: «Le opposizioni ci hanno accusato di non occuparci dei problemi dei cittadini legnanesi, sostenendo che stessimo pensando ad altro o che non avessimo fatto nulla per un mese. Tuttavia – dichiarano i gruppi consiliari du Partito Democratico di Legnano, Insieme per Legnano, Legnano Popolare e Rilegnano -, è stato singolare quanto accaduto durante l’approvazione della delibera per la nomina dei rappresentanti del consiglio comunale nelle commissioni dei tre asili nido comunali. Mentre la maggioranza aveva già individuato i nomi da proporre e votare, le opposizioni si sono presentate impreparate e divise, senza presentare candidature. Così in sede di scrutinio sono apparse schede bianche e nomi fantasiosi e vergognosamente irridenti all’atto istituzionale che si stava compiendo , costringendo al rinvio della delibera e facendo perdere un’ora di tempo. Probabilmente, seppur preavvisati dal 27 gennaio, le opposizioni non sono riuscite a trovare un accordo tra loro. Questo episodio riflette l’interesse e la considerazione che le opposizioni mostrano verso gli asili nido comunali».
Ancora più sorprendente per la maggioranza è stato quanto successo con la delibera del PGTU, uno degli atti più importanti per l’amministrazione comunale. «Le opposizioni – spiegano – hanno bloccato l’approvazione sollevando questioni procedurali e normative già discusse in due riunioni di capigruppo e in una commissione consiliare dedicate a questi temi, e risolte dal parere del Segretario Comunale. Anche su questo provvedimento rilevante, che ha coinvolto i cittadini, coloro che si dichiarano loro rappresentanti hanno cercato solo di ostacolare i lavori, proprio come fecero durante l’approvazione del PGT».
Tutto questo – ricordano partiti e liste civiche a sostegno della giunta Radice – ha avuto inizio con la discussione sulla revoca della cittadinanza onoraria a Benito Mussolini: «La cittadinanza onoraria è, per sua natura, un atto simbolico – concludono – , e così è anche la scelta di revocarla. Nessuno intende cancellare la storia: l’assegnazione della cittadinanza a Mussolini rimane un fatto storico documentato. Tuttavia, ci si chiede quale senso abbia oggi mantenere quel riconoscimento. Con questo atto si annullano semplicemente gli effetti di un fatto storico, i cui esiti, per noi, sono indesiderati e indesiderabili. Lasciamo ai Legnanesi il compito di valutare chi è serio e si impegna per la propria città e chi si occupa di cose futili comportandosi in maniera irrispettosa rispetto al ruolo che ricopre».
La revoca della cittadinanza onoraria a Mussolini fa discutere
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