La revoca della cittadinanza onoraria a Mussolini fa discutere
Per Lega, la lista Toia e Fratelli d’Italia, si è trattato di una decisione inutile e anacronistica, che distoglie l’attenzione da problemi concreti della città

Fa discutere la delibera della giunta del Comune di Legnano che ha ufficialmente revocato la cittadinanza onoraria a Benito Mussolini, un atto simbolico che ha diviso nettamente maggioranza e opposizione.
Per Lega, la lista Toia e Fratelli d’Italia, si è trattato di una decisione inutile, anacronistica e anche infantile, che distoglie l’attenzione da problemi concreti della città. «Non si cancella la storia – hanno ribadito i consiglieri d’opposizione – invece di discutere di temi realmente urgenti per i cittadini, come quello della sicurezza, si è preferito dedicare tempo ed energie a un atto puramente simbolico».
Di parere naturalmente opposto la maggioranza, che ha difeso la scelta come un doveroso atto politico ribadendo con fermezza l’identità antifascista dell’amministrazione. A sottolineare il valore della decisione, è stata avanzata anche la proposta di intitolare la sala del Consiglio Comunale alla Costituzione.
E per stare in tema, il consigliere di opposizione Toia non ha mancato di contestare il presidente del consiglio Umberto Silvestri definendolo “un dittatore” per averlo estromesso da due votazioni: «Altro che democrazia», ha detto
Legnano revoca la cittadinanza onoraria a Mussolini: “Un uomo che la città non può onorare”
Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.
Personalmente ritengo l’iniziativa dell’attuale amministrazione condivisibile, era un atto che andava eseguito qualche decennio fà.
La sala consigliare potrebbe essere intitolata a tutte le vittime del fascismo.