Giulia e la sedia vuota all’assemblea CGIL, l’ingiustizia dei contratti a termine
All'assemblea lombarda della CGIL a San Giorgio su Legnano, è stata portata alla luce la testimonianza di Giulia Bianco. La lavoratrice non ha potuto essere presente perché ricattabile
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Durante l’assemblea della CGIL del 20 febbraio a San Giorgio su Legnano, Fabrizio Petroli, coordinatore area vertenze e procedure concorsuali di CGIL Lombardia, ha voluto raccontare la storia di Giulia Bianco, una lavoratrice vittima dell’ingiustizia dei contratti a termine.
«Troppe scelte legislative sbagliate come la liberalizzazione dei contratti. Il lavoro precario influisce sulla vita delle persone e Giulia, oggi, non ha potuto partecipare con noi all’assemblea perché il suo contratto la rende ricattabile. Giulia è stata costretta a rinunciare ai suoi progetti di vita e oggi, anche volendo, non può far sentire la sua voce», ha spiegato Petroli.
È stata affrontata anche l’importante questione della sicurezza sul lavoro grazie alla testimonianza di Hasan e Natyra Curri, figli di Zyber Curri che perse la vita sul lavoro a 48 anni. «Vogliamo ridare a nostro padre i diritti che non ha mai avuto da vivo. Di lavoro non si deve più morire», ha detto il figlio Hasan.
Questa è la realtà di molti lavoratori che, sempre più spesso, si sentono privati della loro dignità. A raccontarlo è stata anche un’altra testimonianza, che ha portato l’attenzione sulla necessità di fermare i licenziamenti illegittimi.
La CGIL ha messo in evidenza le criticità del Jobs Act, la norma che consente ai datori di lavoro di licenziare senza giusta causa tutti i lavoratori assunti dopo il 2015. In questi casi, il dipendente non ha diritto alla reintegrazione nel posto di lavoro, ma solo a un indennizzo economico, che varia a seconda degli anni di servizio.
Il referendum promosso dalla CGIL sull’abrogazione delle norme che facilitano i licenziamenti illegittimi nelle piccole imprese, mira a ripristinare l’articolo 18 dello Statuto dei Lavoratori, che prevedeva la possibilità di reintegro per i lavoratori licenziati ingiustamente.
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