Domenico, chef da Legnano alla Malesia: “Qui cucino per le famiglie reali dei sultanati”
Dopo avere frequentato la scuola alberghiera e avere concluso il servizio militare a Legnano, Domenico Piras ha lavorato in ristoranti e hotel in giro per il mondo. Oggi vive in a Kuala Lumpur e lavora come chef in un Hotel a 5 stelle
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Domenico Piras si definisce ormai cittadino del mondo, ma non ha dimenticato le sue origini legnanesi. Dopo avere frequentato la scuola alberghiera e avere concluso il servizio militare, ha lavorato in ristoranti e hotel in giro per l’Italia. Nel 1990 si è imbarcato per la prima volta su una nave da crociera, dove ha lavorato in più occasioni. Da lì ha fatto esperienza in Inghilterra, Svizzera e per un breve periodo in Germania. Ma la vera svolta avviene nel 2004, quando è volato per la prima volta in Asia per l’apertura di un ristorante italiano a Singapore. Oggi vive in Malesia, a Kuala Lumpur, e lavora come chef a Le Meridien, un hotel a 5 stelle.
LA STORIA DI DOMENICO
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Dopo la Scuola Alberghiera ed il compimento del servizio militare, ho lavorato per alcuni anni, in ristoranti e hotel, in giro per l’Italia. Nel 1990, a cavallo dei mondiali di calcio, mi sono imbarcato per la prima volta sulle navi da crociera della Princess Cruises. Esperienza che ho ripetuto in seguito. Ho lavorato poi in Inghilterra, Svizzera e per un breve periodo in Germania. La Germania non faceva per me. Penso di esserci rimasto meno di un mese. Sono tornato in Italia per alcuni anni e nel 2003 sono diventato responsabile delle Cucine del Golf Club di Monticello. Ma la vera svolta è arrivata nel 2004, quando sono andato per la prima volta in Asia, per l’apertura di un ristorante italiano a Singapore. Cosi è iniziata la mia carriera asiatica: sono rimasto a Singapore per circa sette anni, lavorando come Italian Chef nei ristoranti Italiani più prestigiosi: Garibaldi, Prego e Oso. Mi sono in seguito spostato nel Sultanato del Brunei per un anno come consulente per una Catena di Ristoranti Italiani. È stato un anno duro: il Brunei, non offre molto, anzi, niente, Pero’ la gente è affabile e pronta al dialogo. Poco più di 12 anni fa, mi sono trasferito in Malesia, a Kuala Lumpur, a Le Meridien, un hotel a 5 stelle, dove ancora lavoro oggi. Nel 2018 sono sono entrato in società in un Ristorante Italiano, Sassolino, a due passi dalle Petronas, le torri gemelle malesi.
Il mio socio, Giovanni, che per me è come un Fratello, si occupa della gestione. Durante la mia carriera, ho cucinato, sia in Italia che all’estero, per attori, cantanti, ministri e anche, specialmente qui in Malesia, per membri delle famiglie reali dei sultanati che compongono questa terra meravigliosa che mi ospita. La cucina italiana è molto apprezzata e noi italiani siamo molto ben voluti. Nel 2006 mi sono regalato un sogno: una villetta davanti al mare a Kota Kinabalu, nella Malesia del Borneo, dove mi rifugio durante le mie brevi vacanze. Dico brevi, perchè sono sempre in giro per l’Asia a promuovere la nostra cucina.
Nel 2024 ho preso 26 volte l’aereo ed alla fine di Febbraio ripartirò per Mulu, nello stato del Sarawak (Malesia dell’est) per occuparmi di un gruppo di VIP Italiani che faranno una vacanza alternativa. A Marzo sarò due settimane a Seoul, nella Corea del sud. Questo è il terzo anno che approdo in Corea e devo dire che mi sono innamorato della disciplina, dell’educazione e del rispetto di questa popolazione. Credo che Seoul sia ancora meglio di Singapore. Ad Aprile, ma non e’ ancora confermato, sarà la volta del Vietnam, Paese che ho visitato qualche anno fa, e di cui ho un gran bel ricordo. Il mio problema principale è che mi innamoro di tutti i luoghi e i Paesi in cui vado, ma alla fine sono un cittadino del mondo. I trentenni di oggi in Italia non credo abbiano le stessa ambizioni che ho avuto da giovane, vedo molti di loro svogliati. Tornare in Italia? Non credo, almeno per il momento: nonostante sia vicino ai 60 ho sempre voglia di fare e soprattutto non mi voglio fermare.
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