Alle Manzoni di Legnano la Shoah spiegata attraverso “I sogni di Lilli”
Sara Magnoli, coautrice del libro "Il Sogno di Lilli" ha incontrato gli studenti della scuola primaria Manzoni di Legnano per raccontare la storia di Lilli Pesaro, sopravvissuta alle leggi razziali nascosta in casa di amici
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La tragedia della Shoah spiegata ai bambini attraverso le pagine di un libro. Questa mattina, 17 febbraio, Sara Magnoli, giornalista e scrittrice, coautrice del libro “Il Sogno di Lilli“ ha incontrato gli studenti della scuola primaria Manzoni di Legnano per raccontare «una storia dura e triste che ha però saputo generare amore, legami di amicizia e solidarietà». Un racconto che parte da una storia vera, quella di Lilli, l’altra coautrice del volume, bambina italiana di mamma cattolica e papà ebreo, che ha vissuto la sua infanzia nel buio periodo delle leggi razziali.
Per due anni fu costretta a nascondersi con alcuni parenti in casa di amici a Genova come una piccola Anna Frank, senza potere uscire né per giocare né per andare a scuola. Attraverso le pagine del libro «scritto a quattro mani, due cuori e tante lacrime», Lilli Pesaro, nata nel 1938 a Marsiglia ma gallaratese d’adozione, racconta con gli occhi da bambina la vita nel suo nascondiglio aspettando il suo papà che “lavorava lontano”, senza sapere che in realtà era stato deportato nel campo di concentramento di Auschwitz, dove morì pochi giorni prima della liberazione del campo. La mamma fu invece arrestata e ricoverata in ospedale per una brutta malattia: anche lei morì giovane. «Conosco Lilli perché sono amica di sua figlia – ha raccontato la giornalista Sara Magnoli -, per tanti anni ha tenuto nel silenzio la sua storia, poi ha iniziato a portare la sua testimonianza nelle scuole e mi ha chiesto di aiutarla a scrivere un libro. Abbiamo scelto di usare un linguaggio adatto anche ai ragazzi. La storia è intervallata con piccoli sogni: quelli che restavano a Lilli per riuscire a incontrare ancora il suo papà».
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Tantissime le domande dei bambini alla scrittrice che ha saputo coinvolgerli ed emozionarli: «Non è stato facile scrivere la storia di Lilli – ha detto rispondendo a una delle domande – mentre me la raccontava mi sono sentita come se mi stessero portando via qualcosa: ero spezzata a metà. Così facevano in quegli anni i cattivi che stavano al potere: dividevano i figli genitori e toglievano persino il loro nome alle persone».
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In questa terribile tragedia Lilli è riuscita comunque a costruire legami forti, come quello con l’amico Leopoldo con il quale è rimasta nascosta in casa a Genova ed è ancora oggi in contatto: «Tra le persone che in questa storia si sono aiutate c’è tanto amore ed è questo quello che rimane», ha concluso Magnoli. La preside dell’Istituto Tosi, Maria Carelli, ha ricordato l’importanza di ricordare: «La memoria si fa tutti i giorni», ha detto ringraziando la giornalista per il suo prezioso intervento. Sara Magnoli è giornalista e scrittrice. Con i suoi romanzi per ragazzi e per adulti ha vinto numerosi premi.
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