Abitare sociale, Legnano cerca partner per le case di via dei Mille e via Galvani
È l’obiettivo della procedura di coprogrammazione che il Comune di Legnano lancia per realizzare servizi abitativi all’interno dell’edificio di via dei Mille e della casa di corte di via Galvani, sottratta alla criminalità organizzata
Dare vita a una nuova modalità dell’abitare sociale che arricchisca e integri l’offerta presente sul territorio: è l’obiettivo della procedura di coprogrammazione che il Comune di Legnano lancia per realizzare servizi abitativi all’interno dell’edificio di via dei Mille, concesso in comodato al Comune e di proprietà di Città Metropolitana di Milano, e della casa di corte di via Galvani, sottratta alla criminalità organizzata e di proprietà comunale. Le due strutture, al momento interessate da lavori che termineranno entro l’estate, sono state, con l’ex palazzina balilla, gli interventi candidati dall’amministrazione comunale attraverso Città Metropolitana al Programma innovativo per la qualità dell’abitare (Pinqua), misura in seguito finanziata con risorse a valere sul Pnrr. Il termine per candidarsi a partecipare all’attività di coprogrammazione è fissato alle 23.59 del 9 marzo.
«Lanciando l’avviso pubblico per l’attività di coprogrammazione, rivolta agli enti del terzo settore,
cominciamo un percorso per fornire servizi abitativi a un’utenza “intermedia”, che fatica a trovare risposte alle proprie necessità nell’offerta disponibile sul territorio –spiega Anna Pavan, assessore al Benessere e Sicurezza sociale –. A Legnano sono presenti, in questo momento, diverse soluzioni abitative: l’housing sociale, la case popolari (SAP), il canone concordato e gli alloggi temporanei, come nello spazio 27/b in Canazza. Vogliamo concentrarci su quella fascia di persone che non rientrano né nell’housing sociale né sono nelle condizioni di accedere alle case popolari, e, in genere, soggetti che, pur autosufficienti, non sono in grado di vivere completamente da sole, come potrebbero essere persone con disabilità, madri con bambini e persone che stanno seguendo un percorso di acquisizione dell’autonomia».
Le unità abitative disponibili sono complessivamente 23; 5 nella casa di via Galvani e 18 nell’edificio di via dei Mille, una parte del quale è stata configurata per la realizzazione di una comunità per minori. Obiettivi della co-programmazione sono: individuare con precisione le funzioni e i servizi da erogare, quantificare gli investimenti necessari per la loro realizzazione; definire un piano di gestione che sia sostenibile, ossia che garantisca l’equilibrio economico finanziario. L’attività di coprogrammazione avrà la durata di un mese e sarà seguita da un bando che, partendo dal lavoro del tavolo, dovrà individuare il gestore dei servizi abitativi.
Housing sociale nell’ex caserma di via dei Mille a Legnano: ecco come diventerà
Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.