Un gruppo di lavoro stabile con l’obiettivo di giungere ad una chiara definizione dell’identità culturale della Fondazione e delinearne il perimetro d’azione. Lo ha costituito il consiglio di amministrazione di Fondazione Palio di Legnano per meglio coordinare le iniziative culturali per la stesura di una programmazione stagionale, anche basata su un piano pluriennale. Tra gli obiettivi anche la collaborazione con le associazioni culturali locali e le istituzioni per creare sinergie, evitare sovrapposizioni e migliorare l’offerta culturale complessiva della città di Legnano. Lunedì 27 gennaio 2025, questo gruppo si è formalmente insediato. I componenti sono: Alessio Francesco Palmieri Marinoni, Amanda Colombo, Anna Croci Candiani, Carlo Grassi e Fabio Poretti. Il coordinamento è stato affidato a Luca Vezzaro.

La Fondazione Palio di Legnano, costituita nel 2022 per volontà del Comune di Legnano, del Collegio dei Capitani e della Famiglia Legnanese, in accordo con le Contrade, ha come finalità l’organizzazione e la promozione, a livello nazionale, della rievocazione storica del Palio di Legnano, con una specifica attenzione verso gli elementi culturali. Ne deriva che la produzione culturale è, da sempre, parte integrante dell’offerta della Fondazione, così come ideata dai suoi promotori.

Ognuno dei membri, nomi noti,  porta, come dichiara il consiglio di amministrazione, «un rilevante bagaglio di competenze su un ampio ventaglio di differenti attività culturali». Si tratta di  Alessio Francesco Palmieri Marinoni, storico del Costume e della Moda, storico del Costume teatrale e della messinscena, Coordinatore scientifico della Commissione
Permanente dei Costumi del Palio di Legnano; Amanda Colombo, organizzatrice di eventi culturali e curatrice del Festival di Letteratura Storica “La storia tra le righe”; Anna Croci Candiani, architetto specializzato in museografia, membro della Commissione Permanente dei Costumi e responsabile dell’allestimento della mostra “Visti da Vicino” e dell’esposizione al Parlamento Europeo di Strasburgo; Carlo Grassi, direttore organizzativo del Metropòlo Scenaperta, rete teatrale sovracomunale della Città metropolitana di Milano e noto organizzatore di eventi culturali, che da anni collabora con la Fondazione Famiglia Legnanese all’organizzazione della Giornata dello Studente; Fabio Poretti, musicista, fondatore e direttore generale delle Scuole di Musica Nicolò Paganini, ha curato diversi festival  sovracomunali tra cui “Emozioni Jazz” con il Conservatorio di Milano e da anni collabora con le massime istituzioni musicali italiane tra cui il Teatro alla Scala di Milano; Luca Vezzaro, attuale responsabile della comunicazione di Fondazione Palio, già assessore alla Cultura ed Istruzione del comune di Busto Garolfo e vicepresidente del Consiglio di amministrazione del sistema bibliotecario del nord ovest milano.

«La costituzione di questa Commissione – commenta il Cda della Fondazione – rappresenta un passo significativo per rafforzare la vocazione culturale della Fondazione Palio di Legnano, promuovendo una programmazione integrata e collaborativa che valorizzi il patrimonio storico e culturale della città».

Soddisfazione espressa dalla presidente Mariapia Garavaglia: «La valorizzazione del Palio di Legnano e la produzione culturale sono due fattori che i costituenti della nostra Fondazione hanno chiaramente espresso nello Statuto. La scelta di creare un gruppo stabile e coordinato di professionisti che possa operare in modo organico sui temi cultuali è un passaggio significativo per garantire qualità e continuità e si inserisce nel più ampio progetto di strutturazione gerarchico/operativa. Sono sicura che i soggetti designati sapranno rispettare le nostre attese». «Il Gruppo appena costituito riunisce alcuni dei migliori operatori del territorio ed ha un grande potenziale sia per capacità individuali che per credibilità e rete professionale costruita nel tempo» dichiara Luca Vezzaro, neo-coordinatore del gruppo.«Ognuno dei soggetti coinvolti ha specificità che potranno solo arricchire il patrimonio immateriale della Fondazione e consentiranno di approcciare ogni iniziativa precorrendo esigenze e garantendo maggiore linearità operativa».