«Circondatevi di bellezza, cercatela». È l’invito che monsignor Angelo Cairati ha rinnovato alla Polizia Locale e alle Forze dell’Ordine, quotidianamente a contatto con situazioni complesse e alle volte capaci di avvelenare l’animo umano. Un messaggio importante che oggi, sabato 25 gennaio, è risuonato con vigore in Basilica San Magno a Legnano. Dopotutto in tempi così complessi, come quelli attuali, vi è ancor più bisogno di accostarsi alla bellezza. Con le incantevoli voci del coro Ensemble Amadeus di Legnano i Comandi dell’Aggregazione dell’Asse del Sempione hanno celebrato il patrono San Sebastiano. Un momento raccolto al quale hanno partecipato non solo i comandanti, ma anche i sindaci di tutti i Comuni coinvolti. Con loro i vertici della Polizia di Stato, dei Carabinieri, della Guardia di Finanza, dei Vigili del fuoco, oltre che della Croce Rossa e della Protezione Civile. Rivolgendosi a loro monsignore, nella omelia, ha parlato della figura di San Sebastiano soldato a Roma martirizzato per aver aiutato i cristiani perseguitati. Un uomo giusto, dunque, che ha saputo vedere l’ingiustizia. 

«È bene ricordare che la Chiesa si regge su quattro pilastri: l’Eucarestia, la fraternità, il servizio e la testimonianza, in greco martyria – cosi’ monsignore -. Sebastiano fu testimone della fede sino al sangue, a voi è chiesto di essere testimoni anzitutto con la vostra vita del valore delle regole su cui voi vigilate per una serena convivenza nelle città che abitiamo. Richiamare le persone all’osservanza della legge, finalizzata al bene comune, comporta certamente incomprensioni e irritazione da parte di chi viene sanzionato. A lungo andare, cogliere il lato negativo, trasgressivo delle persone può offuscare il nostro sguardo e portare ad un effettivo cinismo, disincanto sulla natura delle persone. Su questo vi chiedo di vigilare, di vigilare su voi stessi,  sulla risonanza interiore che producono in voi tante situazioni limite. Notificare ad un altro un suo errore, comminargli una sanzione e’ tutt’altro che facile, ma anche questo e’ il vostro lavoro. Per cui cercate di avere momenti di bellezza nella vostra vita, relazioni animate da sincero affetto, amicizie vere, affinché non abbiate a perdere l’umano che vi abita».  Monsignor Cairati ha poi invitato i presenti a stare attenti alla superficialità sia nel lavoro che nelle relazioni interpersonali. «Quanto alle relazioni tra voi, è ovvio che non vi siete scelti, è ovvio che avete età, temperamenti, caratteri diversi, ruoli diversi. Guardatevi dalla mediocrità, dall’invidia e dalla gelosia che spesso abitano i luoghi di lavoro. Cercate di comprendere e di sostenervi nei momenti difficili che, prima o poi, tutti passiamo. Mi aspetto questo anzitutto da chi tra di voi è credente, chiamato alla martyria, alla testimonianza come Sebastiano il soldato martire, testimone».