C’era qualche timore tra gli organizzatori dell’evento di sabato 18 scorso per aver proposto un cantautore di nicchia, l’americano Aaron Brooks e il suo gruppo multietnico Full Band Acoustic Set, che, se a livello internazionale gode già di un ottimo riscontro, in Italia non è ancora sufficientemente noto. Ma i dubbi si sono rivelati presto infondati quando già dal martedì precedente hanno cominciato a fioccare le prenotazioni per la consueta formula cena e spettacolo a prezzo stracciato. E che si trattasse di un’occasione da non perdere per gli amanti del genere, ha fatto fede la presenza in sala, fra gli attentissimi spettatori, di un consistente numero di critici musicali delle più prestigiose testate di settore.

L’empatìa con il pubblico si è velocemente creata quando il menestrello dell’Ohio, supportato nella traduzione da Christian Draghi, presente nella formazione come ottimo chitarrista, ha alternato alle canzoni il racconto del suo percorso artistico che lo ha portato dalle esibizioni newyorkesi davanti a sette spettatori all’approdo in Germania dove ormai vive stabilmente e da cui si muove per i suoi tour per tutta Europa. Con la sua voce a volte calda e potente, ruvida e graffiante, ha conquistato anche il pubblico del Pertini, che ha ricambiato l’evidente passione dell’artista con ripetuti e sinceri applausi.

E non è detto che questi rimangano isolati vista la disponibilità che Aaron Brooks ha dato al direttore artistico della serata Luciano Mastellari di ritornare magari questa prossima estate all’interno di una rassegna di cantautorato per ora in fase di progettazione. Intanto il prossimo appuntamento culturale sarà di genere letterario e cioè la presentazione venerdì 7 febbraio alle 18,30 dell’ultimo libro di Marco Schiaffino “Welcome to the cyber jungle”, un saggio dalle forti connotazioni noir sull’attualissimo tema della cyber security.