Una voce amichevole dall’altra parte del telefono saluta, pronunciando il tuo nome o quello di un tuo familiare, chiedendo conferma di essere il referente dell’utenza elettrica, come quella di Enel. Dopodiché, la persona al telefono, che si presenta come un’operatrice, avvisa rapidamente di un problema da verificare. Propone quindi di fissare un appuntamento, ma con chi? Con tecnici che promettono di venire a casa per risolvere il presunto problema. Già siamo di fronte a una truffa. Bastano pochi attimi di distrazione per rischiare di cadere nel tranello. Solitamente, queste chiamate provengono da numeri cellulari che, se ricontrollati, risultano inesistenti o irraggiungibili. Spesso, nel corso della giornata, si ricevono altre chiamate da numeri sconosciuti; a chi chiede “Chi è?” non risponde nessuno. L’invadenza di questo fenomeno nella vita quotidiana è estremamente fastidiosa e diventa ancora più deprecabile quando si comprende l’intento predatorio che si cela dietro queste azioni. Ormai è noto che dietro a questi tentativi di truffa vi è spesso un’organizzazione criminale. Non appena una di queste viene smantellata, ne emergono subito altre. Il loro modus operandi consiste nel cogliere di sorpresa la vittima, talvolta con racconti allarmanti come “un suo parente è rimasto coinvolto in un incidente” o “suo figlio è stato arrestato”, tattiche mirate a rubare denaro e a lasciare la vittima ferita nell’orgoglio e derubata. Una lettrice proprio oggi, giovedì 16 gennaio, ci ha raccontato di esser stata contattata da tre numeri differenti: 3470462580, 3447941383 e ancora 3895422541. Alla terza chiamata una donna si è presentata e quando la vittima ha risposto “Guardi se c’è un problema mi rivolgo al mio centro Enel che si trova a pochi passi da casa” la truffatrice ha chiuso subito la linea. L’invito in generale è quello di fare molta attenzione, non aprire agli sconosciuti e nel caso far capire che siete pronti a rivolgervi alle Forze dell’Ordine.