Movibus: ancora soppressioni, fermate saltate e attese al freddo. Il grido di aiuto dei pendolari alle Istituzioni
Dal 13 gennaio la compagnia di trasporto su gomma la introdotto il taglio delle corse e continuano le segnalazioni di disservizi
È un grido di aiuto ormai quello che i pendolari Movibus cercano di fare arrivare alle Istituzioni denunciando un disservizio che sta diventando sempre più fuori controllo. Dal 13 gennaio la compagnia di trasporto su gomma la introdotto un taglio delle corse per evitare di comunicare fuori tempo continue soppressioni. Il primo giorno è stato un mezzo disastro con pullman pieni e sovraffollati (segnalate 25 persone in piedi), fermate saltate e persone in attesa al gelo ad attendere le corse successive.
Il secondo giorno non è stato da meno. Solo che oltre alle corse tagliate si è aggiunta la comunicazione di altre corse soppresse: «E sempre in ritardo!», esclama una pendolare. «È da dalle 18 di ieri che le corse in partenza da Milano non si fermano, nonostante non ci sia il divieto di portare passeggeri in piedi – ha scritto un utente in serata -. La corsa che non si è fermata è oggi (14 gennaio) è la 71 della linea z602, che si sarebbe dovuta fermare alle 18.12 alla fermata viale Certosa-Monteceneri. Dovremo sperare che la 93 si fermi e siamo già da 30 minuti al freddo. Nella giornata di ieri sia la 71 che la 93 non hanno effettuato la fermata, con un’altra mezz’ora di attesa al freddo. Se tutto questo persisterà saremo costretti a denunciare»
«Prendo Movibus (ex Stie) da circa 30 anni per andare al lavoro. La situazione sta crollando – è lo sfogo di un altro utente -. Tante persone rimangono alla fermata perchè i pullman partono pieni. Aiutateci: siamo in migliaia (studenti compresi) ad utilizzare il pullman per andare a Milano e altrove».
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