Defibrillatori a Legnano: nel 2024 quattro vite salvate e nove nuovi apparecchi sul territorio
Positivo il bilancio tirato in questi giorni da Mirco Jurinovich presidente di SessantaMilaViteDaSalvare associazione presente da anni sul territorio e impegnata a diffondere la cultura dell'emergenza
Quattro vite salvate nel 2024 grazie all’utilizzo di defibrillatori semiautomatici installati a Legnano e zona. È forse questo il dato più significativo del bilancio tirato in questi giorni da Mirco Jurinovich presidente di SessantaMilaViteDaSalvare associazione presente da anni sul territorio e impegnata a diffondere la cultura dell’emergenza sensibilizzando la comunità sul tema della diffusione capillare di Dae.
I DAE INSTALLATI NELL 2024
Nell’anno appena trascorso, a Legnano e nei comuni limitrofi, sono state inaugurate 11 nuove postazioni di defibrillazione pubblica, accessibili 24 ore su 24, compresa una posizionata nel campo da rugby di via Arezzo. Nonostante il furto di 6 apparecchi, verificatosi nel settembre del 2023, le donazioni lo scorso anno sono aumentate. In particolare, nove DAE sono stati attivati a Legnano grazie a generose donazioni locali e l’iniziativa “Riaccendiamo il nostro quartiere” ha permesso di installare l’ultimo defibrillatore in via Comasina, con il supporto dei residenti. «Di questi otto due sono stati donati dalla Contrada San Martino, un altro dall’azienda Primo Colombo, poi dal ristorante La Conchiglia, uno dalla famiglia Accorsi, uno da Panathlon/BCC e 2 da EMD 112 derivanti dal programma etico che regala un nuovo DAE per ogni salvataggio – precisa Jurinovich -. Gli altri apparecchi sono stati posizionati a Cerro Maggiore, Rescaldina, San Giorgio su Legnano e Canegrate. Abbiamo anche organizzato, nei comuni dell’ Alto Milanese, 61 corsi per l’utilizzo del defibrillatore ai quali anno partecipato circa 1.500 persone e sono stati formati nell’ambito del Progetto Vita Ragazzi circa 200 studenti del Liceo Galileo Galilei di Legnano». Come ha sottolineato Mirco Il il dato più importante riguarda «sicuramente le 4 vite salvate grazie all’utilizzo tempestivo del DAE anche se rimane il rammarico per le numerose occasioni nelle quali i defibrillatori sono rimasti chiusi nelle loro teche anche a causa della mancata applicazione delle norme contenute nella legge 116/2021. Sul finire del 2023 abbiamo infine partecipato ad un bando promosso dalla Fondazione Banca del Monte di Lombardia che ha premiato il nostro ambizioso progetto che presenteremo nelle prossime settimane».
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