La RSA Accorsi di Legnano diventa un caso di studio nazionale e arriva a Radio2-Caterpillar
La RSA Accorsi è diventata un caso di studio a livello nazionale per aver abolito, dal 23 ottobre 2023, la pratica della contenzione. La struttura nel quartiere Canazza è una delle poche in Italia ad aver abolito le misure di limitazione al movimento nei confronti degli ospiti
RSA Accorsi sugli scudi; la struttura per anziani non autosufficienti del quartiere Canazza è diventata un caso di studio a livello nazionale per aver abolito, dal 23 ottobre 2023, la pratica della contenzione. È successo il 6 e 7 dicembre scorsi, quando la realtà legnanese diretta da Sara Gioia (Direttore RSA) e Stefania Maffei (Direttore Sanitario) è stata invitata alla Conferenza nazionale sulla salute mentale tenutasi a Roma e con un intervento alla trasmissione di Radio2-Caterpillar condotta da Massimo Cirri e Sara Zambotti. Al centro dell’attenzione la decisione di attuare, tra i 100 ospiti della RSA, che è dotata anche di un nucleo Alzheimer, la non-contenzione, ossia l’abolizione di tutte le misure di limitazione al movimento utilizzate per gli ospiti. L’invito alle direttrici Gioia e Maffei a presentare nella conferenza la loro esperienza è stato fatto, su suggerimento del sindaco Lorenzo Radice, da Giovanni Rossi, psichiatra, psicoterapeuta e presidente dell’associazione “Club SPDC No Restraint”, oltre che allievo di Franco Basaglia. «Si tratta di una strategia davvero innovativa perché riguarda un ambito spesso dimenticato, rispetto alle strutture psichiatriche –sottolinea Rossi; una strategia che presenta moltissime risonanze con l’esperienza di Basaglia a Trieste: ad esempio aver deciso il click day, il 23 ottobre 2023, ossia il giorno preciso in cui eliminare tutti gli strumenti di contenzione che non fossero solo quelli più noti utilizzate anche in psichiatria». Benché le misure di controllo e limitazione dei movimenti nelle strutture sanitarie siano altamente regolamentate (con la comunicazione e il consenso della persona o dei parenti, la verifica da parte di ATS, la durata determinata e soggetta a revisione) nella RSA Accorsi, dopo approfondimenti sugli studi internazionali, apprendimento della normativa vigente e adeguata formazione, si è intrapresa un’altra strada. È il responsabile sanitario Maffei a motivare la decisione di eliminare tutte le contenzioni: «non solo non vi è una normativa che legittimi l’uso prolungato della contenzione in ambito geriatrico, ma neppure la letteratura scientifica ha dimostrato una correlazione positiva tra contenzione e cadute; dunque, tra rischio, ossia ridurre significativamente la mobilità, e beneficio, ovvero prevenire le cadute, è dimostrato scientificamente che l’ago della bilancia pende dalla parte del rischio, con danni quali la depressione e l’ansia di vivere legati. La s-contenzione è l’unico modo di assistere l’anziano garantendo la sua libertà e la sua dignità».
LA RSA ACCORSI
Inizialmente di proprietà e gestione comunale, l’Accorsi, fortemente voluta dall’allora sindaco Luigi (primo cittadino dal 1961 al 1975), fu da subito un modello (per la prima volta potevano essere ospitate anche coppie nella stessa camera e ciascuno poteva portare propri arredi nelle camere); ora anche con la gestione privata, di KCS caregiver, prosegue il percorso di innovazione, apportando così valore e ricchezza all’intera comunità cittadina. In questa visione di comunità che l’amministrazione Radice ha promosso, vanno ricordate ulteriori iniziative di alcune strutture socio-sanitarie per anziani avviate per aprirsi al territorio, costituendo punto di riferimento non solo per gli ospiti e i loro famigliari, ma anche per il tessuto sociale e la popolazione anziana presente a Legnano: Rsa Accorsi, infatti, nell’ultimo biennio ha avviato l’Alzheimer Cafè Accorsi, con notevole partecipazione agli incontri settimanali anche da fuori città, così come la Fondazione Sant’Erasmo è parte del progetto proposto ad ATS per l’invecchiamento attivo e, inoltre, gestisce i pasti a domicilio garantendo anche un monitoraggio delle persone che usufruiscono del servizio. «Per riconoscere e divulgare tali attività la Giunta ha adottato la deliberazione “Riconoscimento attività territoriali rivolte agli anziani e ai caregiver svolte da Strutture socio-sanitarie di Legnano” – dichiara l’assessore al benessere e alla sicurezza sociale Anna Pavan -. Pur non avendo compiti diretti di vigilanza sulle strutture socio-sanitarie per anziani e disabili, abbiamo da subito ritenuto essenziale condividere con le rispettive direzioni una rete di comunicazione, spesso anche informale, valorizzando le diverse esperienze, specie quando si aprivano alla città. Per questo nei bilanci di fine anno l’Amministrazione non può dimenticare l’esperienza delle RSA presenti nel territorio, che costituiscono presidi di impegno e dedizione, per il territorio e la popolazione anziana non solo legnanese, con punte di eccellenza importanti per la nostra città; un’eccellenza riconosciuta anche a livello nazionale».
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