Giovanni Argante di Legnano torna al cinema in “Io e te dobbiamo parlare”
Un cameo che si aggiunge a una lunga serie di apparizioni che l'attore ha collezionato in questi anni. Tanti i progetti in corso e quelli da realizzare anche a Legnano
L’attore di Legnano Giovanni Argante torna al cinema per le feste di Natale. Argante questa volta ha recitato nel film già campione di incassi delle pellicole italiane “Io e te dobbiamo parlare” diretto da Alessandro Siani. Un cameo che si aggiunge a una lunga serie di apparizioni che l’attore ha collezionato in questi anni. «Anche se una piccola partecipazione la faccio con piacere e divertimento grazie ad Alessandro che mi mostra sempre affetto e stima» afferma Argante che ha in agenda per il 2025 una serie di impegni lavorativi tra cinema ed eventi.
«Per i moovie inizierò l’anno nuovo al lavoro, con una partecipazione nella fiction di Rai Uno ” La finestra vista lago ” dal romanzo di Andrea Vitali per la regia di Marco Pontecorvo e sono anche in corsa, superata la prima selezione del casting per un ruolo nel film di Sorrentino e nella Serie Netflix Lidia Poet». Pensando a Legnano l’attore ha commentato: «Con dispiacere quest’anno ho saltato l appuntamento per le letture poetiche dedicate ai defunti al Cimitero Parco, luogo di pace e beatitudine il più bello d’Italia, ringrazio sempre l’assessore Monica Bernanasca e spero l’anno prossimo di poter replicare, quanto eravamo bravi insieme al violoncello di Angelo Pravettoni. La cosa che più mi preme e spero veda la luce, sono degli incontri dedicati alla lettura espressiva ad alta voce, un progetto presentato per la Biblioteca di Legnano diretta dalla Dott.ssa Selene Buia che potrebbe concludersi con un recital di poesia e musica insieme ad un giovanissimo talento di Legnano, il pianista Liam Guga. Amo la poesia e mi piace tanto dedicarmi anche alla formazione, troppa deregulation in questo settore e dopo più di 40 anni di teatro con i grandi maestri mi sono prefissato di trasmettere ai giovani e non solo, il mio bagaglio professionale». Progetti in corso anche con don Stefano della parrocchia Redentore: «Sempre immerso nei suoi impegni di fede, che mi ha visto partecipe in degli incontri dedicati alla lettura del Pastore di Islanda di Gunnarsson, insieme al commento di Don Paolo Alliata, conclusasi con la commovente lettura del Canto notturno di un pastore errante dell’Asia. Don Stefano, ha accettato la donazione per la Chiesa del Redentore del quadro di mio Padre, Le Clarisse di Chambery la Sacra Sindone, un ennesima consacrazione della sua arte legata alla Fede, dopo l’Ultima Cena che si trova nella Chiesa di Santa Rita a Siracusa e la copertina del libro di Padre Francesco Bamonte, I Danni dello spiritismo, carmeloargante.it».
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