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Poliziotti di Legnano in trasferta a Castellanza scoprono una casa dello spaccio con bici, Pc e cellulari rubati

Secondo gli agenti gli oggetti trovati possono essere sia "pegni" lasciati da clienti per l'acquisto di droga che refurtiva frutto di furti realizzati a Legnano e zona. Per questo gli agenti chiedono ai cittadini di sporgere denuncia nel caso in cui riconoscano il maltolto

operazione a castellanza

Biciclette di valore, computer, smartphone e documenti d’identità. Questo il materiale sequestrato dalla Polizia di Stato di Legnano a seguito di un’articolata operazione svolta, la mattina di lunedì 2 dicembre, sul territorio di Castellanza che ha permesso di scoprire in via San Camillo una casa, di proprietà di un italiano, divenuta un rifugio di clandestini coinvolti nella vendita di sostanze stupefacenti. Secondo gli agenti gli oggetti trovati possono essere sia “pegni” lasciati da clienti per l’acquisto di droga che refurtiva frutto di furti realizzati a Legnano e zona. Non a caso uno dei cellulari trovati è stato identificato da un legnanese. Per questo gli agenti guidati dal dirigente Ilenia Romano chiedono ai cittadini di sporgere denuncia al commissariato di via Gilardelli nel caso in cui riconoscano il maltolto. L’operazione che ha visto gli agenti legnanesi anche travestirsi da spazzini ha toccato 11 uomini, di questi uno è un italiano proprietario dell’abitazione. In particolare nell’immobile sono state trovate 8 persone extracomunitarie più il proprietario italiano dell’immobile che è stato denunciato a piede libero per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. In totale sono state arrestate quattro persone tra queste un 27enne tunisino e un 32enne marocchino/italiano per detenzione ai fini di spaccio. Uno di loro è stato arrestato anche per violenza e resistenza a pubblico ufficiale aggravata dal possesso di un’arma. Un altro 27enne tunisino, destinatario di un’ordinanza di custodia cautelare, è stato arrestato. Un minore di 17 anni tunisino è stato arrestato e condotto al Carcere Minorile Beccaria. Due persone di 21 e 19 anni, entrambe tunisine, sono state messe a disposizione dell’Ufficio Immigrazione.

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LA CASA DELLO SPACCIO RIFUGIO PER CLANDESTINI
Al termine dell’operazione i poliziotti hanno effettuato una ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa nel mese di ottobre dalla Procura della Repubblica di Busto Arsizio, in sostituzione e aggravamento delle precedenti misure dell’obbligo di presentazione e del divieto di dimora nei Comuni di San Vittore Olona, Varese e nella Provincia di Varese; all’arresto di due persone per detenzione ai fini di spaccio, di cui uno anche per resistenza a pubblico ufficiale e infine all’esecuzione di un’ordinanza emessa nel mese di novembre dal Tribunale per i Minorenni di Milano, che disponeva la revoca della misura del collocamento in comunità di un minore e la contestuale applicazione della custodia cautelare in carcere. L’operazione è stata avviata a seguito delle segnalazioni presentate dal servizio di vicinato del comune di Castellanza, che raccontavano di un sospetto andirivieni di soggetti stranieri (di origine magrebina). Presenze che per i residenti rappresentavano un senso di insicurezza e degrado. Così i poliziotti sono entrati in azione individuando un’abitazione di proprietà di un italiano, trasformata in un domicilio di fortuna per extracomunitari. all’interno della struttura sono stati trovati oggetti rubati anche in Comuni limitrofi a Legnano. La casa era oltre tutto una luogo di ritrovo per tossici in quanto veniva effettuata vendita di stupefacenti al dettaglio.
POLIZIOTTI TRAVESTITI DA SPAZZINI
Approfittando della presenza del personale addetto alla raccolta dei rifiuti gli agenti hanno deciso di camuffarsi. Travestendosi da netturbini i poliziotti sono riusciti ad entrare nel rifugio, ossia, una villetta in via San Camillo. Nella struttura sono stati trovati numerosi materassi e masserizie e otto persone extracomunitarie sdraiate.  Con loro anche il proprietario dell’immobile che successivamente è stato indagato a piede libero per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, avendo per l’appunto fornito alloggio dietro compenso a persone risultate irregolari sul territorio nazionale. Alcuni di loro sono risultati anche colpiti da provvedimenti.
DROGA PRONTA ALLA VENDITA
Alla vista dei poliziotti due degli otto uomini presenti (in particolare, uno di 27 anni di nazionalità tunisina e uno di 32 anni con cittadinanza marocchina e italiana entrambi con diversi precedenti a carico) hanno reagito con violenza sferrando calci e pugni contro gli agenti finché uno di loro ha estratto un coltello da sotto il cuscino del suo giaciglio di fortuna. Sottoposti a perquisizione personale, i presenti  venivano sequestrati bilancini di precisione, 290 euro suddivisi in banconote di diverso taglio, involucri contenenti complessivamente 50 grammi di cocaina, alcuni dei quali suddivisi già in dosi pronte per la vendita e 5 grammi di hashish, per cui venivano arrestati entrambi per detenzione ai fini di spaccio e colui che aveva cercato di colpire con il coltello i poliziotti veniva altresì arrestato per violenza e resistenza a pubblico ufficiale aggravata dal possesso di un’arma (arresto del 3 dicembre). Con giudizio per direttissima i due soggetti sono stati sottoposti alla misura cautelare del divieto di dimora nelle provincie di Milano e di Varese. All’interno del seminterrato della villetta gli agenti del Commissariato di Legnano rintracciavano inoltre un soggetto di nazionalità tunisina di 27 anni noto ai poliziotti, nei cui confronti pendeva una cattura, che veniva quindi condotto alla Casa Circondariale di Busto Arsizio; un minore di 17 anni di nazionalità tunisina, che veniva condotto nel Carcere Minorile Beccaria perché destinatario di un’ordinanza che disponeva la custodia cautelare in carcere in sostituzione del pregresso collocamento in una Comunità Educativa in provincia di Brescia. Un altro minore tunisino di 17 anni è stato riaffidato ad un centro di prima accoglienza a Lecco, che ne aveva denunciato l’allontanamento nel mese di luglio e due persone di nazionalità tunisina di 21 e 19 anni venivano messi a disposizione dell’Ufficio Immigrazione della Questura.
BICI DI VALORE, PC E CELLURALI
I poliziotti sequestravano infine a carico di ignoti sei biciclette, alcune di ingente valore, numerosi computer portatili, smartphone e documenti di identità. Non è detto che tutti gli oggetti siano stati rubati per questo gli agenti stanno svolgendo i dovuti accertamenti per verificare la provenienza furtiva o l’eventuale dazione in pegno per l’acquisto di sostanza stupefacente.  Se i cittadini riconoscono gli oggetti sequestrati sono invitati a presentarsi negli Uffici del Commissariato di via Gilardelli per l’eventuale restituzione.

Gea Somazzi
gea.somazzi@legnanonews.com
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Pubblicato il 04 Dicembre 2024
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