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Chiusura del bar del Centro Pertini di Legnano, il sindaco: “Non passi l’idea che sia tornato un luogo insicuro”

Il primo cittadino non ha affatto contestato la scelta della Polizia di Stato che «ha fatto semplicemente il proprio dovere», ha solo colto l'occasione per ricordare il ruolo fondamentale del Centro come presidio di legalità nel quartiere Mazzafame

centro sociale Il Salice

La recente chiusura del bar del Centro Pertini di Legnano, disposta dal Questore a seguito del decesso di Vincenzo Gibilaro, il legnanese morto per un presunto malore, ha suscitato una forte reazione nella comunità del quartiere Mazzafame. A farsi portavoce del disagio è stata Emilia Calini, referente del Centro, che ha sottolineato l’importanza di questa struttura come cuore pulsante della vita sociale, culturale e comunitaria della zona. In supporto, il sindaco Lorenzo Radice è intervenuto pubblicamente, evidenziando come negli ultimi dieci anni il Centro Pertini sia stato il motore di un «cambiamento positivo per Mazzafame». Il primo cittadino non ha affatto contestato la scelta della Polizia di Stato che «ha fatto semplicemente il proprio dovere», ma ha colto l’occasione per ricordare il ruolo fondamentale del Centro come presidio di legalità, cultura e socialità, in sinergia con altre realtà significative del quartiere: la Parrocchia, la Contrada La Flora, la Casa del Volontariato, la Biblioteca di Legnano, l’Istituto Comprensivo Via dei Salici, la RSD Padre Crespi e le associazioni sportive dei campi di via della Pace e via Amicizia.«A tutti loro va il grazie della nostra comunità cittadina per aver negli anni trasformato un pezzo di città e averlo reso uno dei centri del nostro territorio – afferma il sindaco -. Questo risultato è stato raggiunto anche attraverso tantissimi progetti, fatti in rete da associazioni e realtà del terzo settore, che in questi anni abbiamo valorizzato e raccontato.
Oggi ne è partito un altro, sostenuto da un contributo economico del comune di Legnano molto bello, guidato da associazione Elcondor e associazione ciaiutiamo, in rete con tante altre della Casa del Volontariato. La mostra del riciclo Decorativo è stata un successo ad esito di un percorso di formazione sul tema del riciclo e della gestione corretta dei rifiuti (grazie a Aemme Linea Ambiente ), di inclusione sociale con il coinvolgimento di giovani e disabili».
“UN FUTURO DA COSTRUIRE INSIEME”
Ciò che preoccupa è la possibilità che si torni a pensare al Centro Pertini come luogo insicuro: «La Polizia di Stato – sempre Radice- ha svolto il suo lavoro e i cittadini devono comprendere che la chiusura era un atto sostanzialmente dovuto. Ma questo non significa che questa realtà sia tornata ad essere un luogo di insicuro come 15 anni fa. Si può sbagliare, si può cadere, ma quando si è insieme a tanti compagni di viaggio ci si rialza e si continua insieme. Mazzafame continuerà a essere un modello di rinascita urbana, costruito giorno per giorno da chi crede nel valore del lavoro collettivo».

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Pubblicato il 01 Dicembre 2024
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