Un pensionamento manda in affanno la Neuropsichiatria Infantile di Legnano
La denuncia della mamma di un bambino autistico. La ASST Ovest Milano, in risposta alla segnalazione, annuncia il rilancio della Neuropsichiatria che diventerà Struttura Complessa con un proprio Primario
«Ho un figlio autistico grave e da quando la sua dottoressa in Neuropsichiatria Infantile a Legnano è andata in pensione, non abbiamo più una figura di riferimenti che lo segue. Non si possono lasciare i pazienti in questo stato». Inizia così la telefonata in redazione di una mamma, il cui figlio frequenta una scuola primaria a Legnano, che deciso di rendere pubblica quello che le sta accadendo in via Ferraris, dove ha sede la Neuropsichiatria Infantile in forte sofferenza per quanto riguarda il personale.
SOLO DUE NEUROPSICHIATRI
«In tutta la struttura ci sono solo due medici Neuropsichiatri e poi ci sono i collaboratori – spiega la mamma -. Mio figlio ha un piano farmacologico da seguire, bisogna interfacciarsi con la scuola: in questo momento mi sento abbandonata. Non posso nemmeno rivolgermi al privato perchè le diagnosi devono essere fatte dal sistema sanitario pubblico. Immagino siano tante le famiglie nella nostra stessa condizione».
NUOVE ASSUNZIONI
La Asst Ovest Milanese, contattata in merito, è al corrente della situazione e proprio per questo ha avviato la procedura con Regione Lombardia per fare diventare la Neuropsichiatria Infantile di Legnano una Struttura Complessa. In quanto tale la struttura potrà contare su un numero maggiore di medici assunti con un proprio primario, che sarà assunto a breve (si parla di settimane ndr): l’azienda sanitaria ha partecipato al bando. «Purtroppo – fa sapere la Asst – siamo consapevoli dei disagi che stanno affrontando i pazienti in questa fase transitoria, disagi che stiamo cercando di tamponare, ma la volontà è proprio quella di rilanciare la Neuropsichiatria Infantile e dare risposta a bisogni importanti».
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