“Bagni bui e senza carta”: sciopero al Dell’Acqua di Legnano. La scuola manda i tecnici
La protesta ha coinvolto oltre 150 studenti rimasti fuori da scuola nelle prime ore del 25 novembre. Il preside ha ribadito di avere preso in carico le segnalazioni e di avere attivato gli interventi
«Bagni bui e senza carta. Ne abbiamo abbastanza». E ancora: «Luci accese, bagno pulito. È un nostro diritto, non un mito»; «Vogliamo le porte». Sono solo alcune delle richieste avanzate dagli studenti dell’Istituto Dell’Acqua che questa mattina, lunedì 25 novembre, hanno scioperato – in 150 circa – davanti alla scuola superiore di via Diaz per chiedere di essere ascoltati. La scintilla che ha innescato la protesta è stata il guasto all’impianto elettrico registrato la scorsa settimana nella sede distaccata di via Calini: «Siamo rimasti a scuola al freddo e con i bagni al buio – spiegano gli studenti -. Per questo abbiamo iniziato uno sciopero, molti di noi sono rimasti a casa per protesta. Il giorno dopo il preside ha “minacciato” con il voto in condotta, ma oggi siamo qui a ribadire che lo sciopero è un nostro diritto. Non vogliamo andare a scuola in queste condizioni».
Nel corso della mattinata di oggi il dirigente scolastico, Emanuele Giordano, è uscito a parlare con i ragazzi, spiegando che le loro segnalazioni sono state prese in carico attivando le aziende incaricate per risolvere i guasti. In seguito ha avuto anche un incontro con i rappresentanti d’Istituto: «Già oggi i tecnici sono in via Calini per un sopralluogo – dichiara il preside -. Prenderemo quindi in carico i preventivi per poi autorizzare i lavori. Io stesso giovedì sono andato in via Calini per sincerarmi della situazione: il mio primario obiettivo è quello di creare le condizioni per fare stare bene gli studenti. La temperatura era comunque di 21 gradi in quanto le bocchette di areazione emettevano calore. Sono dalla parte degli studenti, non contro, ma il mio ruolo è anche quello di fare rispettare le regole e quando si organizza uno sciopero bisogna avvisare il dirigente e le forze dell’ordine: questo non è stato fatto. Per quanto riguarda i voti, ho semplicemente ricordato, e l’ho fatto con forza, che il ministro Valditara ha ribadito l’importanza del voto in condotta: con il 5 si può non essere ammessi all’anno successivo».
L’invito della dirigenza è quindi alla collaborazione e al dialogo. I rappresentanti d’Istituto hanno riferito ai compagni quanto dichiarato dal dirigente e attorno alle 10 lo sciopero è stato sciolto. «Terremo la situazione monitorata», hanno detto gli studenti.
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