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A Legnano la preghiera per i cristiani perseguitati e la libertà di religione

Anche Palazzo Malinverni, nella serata di ieri, venerdì 22 novembre 2024, è stato illuminato di rosso. È stata una decisione concordata con la Parrocchia di San Magno e con il gruppo di preghiera dei sostenitori della Fondazione di diritto pontificio “Aiuto alla Chiesa che Soffre”.

Religione

Come avvenuto in altre città italiane per monumenti, palazzi pubblici o luoghi di culto, anche Palazzo
Malinverni, nella serata di ieri, venerdì 22 novembre 2024, è stato illuminato di rosso. È stata una decisione
concordata con la Parrocchia di San Magno e con il gruppo di preghiera dei sostenitori della Fondazione di
diritto pontificio “Aiuto alla Chiesa che Soffre”.
«L’obbiettivo comune – spiega Maria Teresa Padoan – è quello della difesa della libertà religiosa e tanto la Parrocchia, quanto l’Amministrazione comunale di Legnano hanno condiviso l’opportunità di offrire una testimonianza con un gesto pubblico semplice e ben visibile, convinti della necessità di sensibilizzare la comunità.
Al calare della sera, alle 17.00, sulla facciata di Palazzo Malinverni si sono accese le luci che l’hanno colorata
di rosso per ricordare il sangue versato dai cristiani ancora oggi perseguitati e martirizzati in numerosi paesi
del mondo; nello stesso tempo, all’ingresso della Basilica di San Magno, sono stati accesi dei lumi rossi a
formare una croce. Gesti simbolici che vogliono portare all’attenzione pubblica le condizioni in cui vivono nel mondo più di 307 milioni di persone emarginate e perseguitate a motivo della loro fede. Importante la presenza di un gruppo di fedeli, tra questi anche la Dottoressa Anna Pavan in rappresentanza dell’Amministrazione comunale, che ha animato un momento di meditazione e preghiera presieduto da Mons. Angelo Cairati. Come le immagini possono documentare il gruppo presente in Basilica non costituisce una folla da grandi eventi, ma è la presenza significativa – a nome anche di chi non ha potuto essere presente – di coloro che vogliono affermare un diritto fondamentale che dovrebbe essere riconosciuto universalmente, ma che è spesso violato. Diverse sono le modalità con cui si manifestano le violazioni, come pure diverse sono le cause. Si va dalle imposizioni fiscali aggiuntive, alla limitazione dell’esercizio di particolari professioni o dell’accesso a cariche pubbliche, fino ad azioni più crudeli e cruente quali il rapimento e l’imposizione dell’abiura della propria fede, pena la carcerazione, l’accusa di blasfemia e la condanna a morte.
Questo avviene in particolare a causa di ideologie politico-religiose estremiste, regimi politici autoritari nazionalismi di matrice religiosa. L’iniziativa della RED WEEK, a cui anche la città di Legnano ha aderito, vuole quindi esprimere solidarietà con i fratelli cristiani meno fortunati e spesso dimenticati, vuole diffondere informazione sulla loro condizione e promuovere un concreto sostegno».

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Valeria Arini
valeria.arini@legnanonews.com
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Pubblicato il 23 Novembre 2024
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