“Ecco perché vorrei che i genitori di Legnano leggessero la rubrica di Gramellini di oggi”
Il giornalista Massimo Gramellini ha ripreso quando detto da Tina Gesmundo, dirigente scolastica del liceo Salvemini (Bari), all'Open day della sua scuola attribuendo la colpa della crisi dei giovani ai genitori e non ai social
Gentile redazione,
questa mattina, come tutte le mattine, ho letto il Corriere della Sera e sono rimasto particolarmente colpito dal Caffè di Gramellini sulla scuola. Ho pensato di contattarvi per raggiungere i genitori del territorio e sottoporli a quella che, a mio parere, è una riflessione importante. Il giornalista Massimo Gramellini ha ripreso quando detto da Tina Gesmundo, dirigente scolastica del liceo Salvemini (Bari), all’Open day della sua scuola, attribuendo la colpa della crisi dei giovani ai genitori e non ai social.
La preside ha detto ai ragazzi una verità scomoda, «che lei non era lì per convincerli a scegliere il suo istituto, che la scuola non è un detersivo». Ha chiaramente detto alle famiglie presenti «che alcuni allievi fotografano le targhe delle auto dei professori a scopo intimidatorio e bulleggiano pesantemente i compagni nel disinteresse delle famiglie, che derubricano quei gesti a semplici ragazzate» e ha aggiunto che «i social non c’entrano niente, c’entrano i genitori, che sovrappongono i loro ego alle vite dei figli, educandoli a coltivare solo il mito del successo e del denaro». La dirigente ha quindi invitato i genitori ad ascoltare i figli e a insegnare loro ad avere cura di sé e degli altri, «non a inseguire solo sogni di gloria e ricchezza». Il Caffè di Gramellini finisce con un’amara riflessione: «Mi stupisco che non l’abbiano ancora licenziata». E apre tante riflessioni su come educare i ragazzi oggi. Un imprenditore legnenese
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