Tenta di truffare una 80enne di Busto Garolfo, ma il figlio la scopre: 34enne arrestata
L'arrestata è una donna di 34 anni residente a Napoli. Le è stato imposto il divieto di dimora in Regione Lombardia, oltre all'obbligo di firma nella città in cui abita. I carabinieri stanno indagando per identificare i complici
Si presenta a casa di una 80enne di Busto Garolfo e tenta di sottrarle i gioielli con l’aiuto di due complici. Fingendosi una funzionaria incaricata da un avvocato, una truffatrice di 34 anni ha raccontato alla padrona di casa che suo figlio era stato arrestato per aver provocato un incidente mortale. Per la sua scarcerazione era quindi necessario il pagamento di una cauzione, pagabili con una donazione di gioielli.
Il tentativo di raggirare l’anziana donna è stato però fermato dal figlio della vittima, entrato in casa proprio mentre la truffatrice stava agendo. La malvivente è stata arrestata dai carabinieri della Compagnia di Legnano, che ora stanno indagando per identificare i complici e ricostruire il modus operandi della banda.
I militari hanno arrestato una donna di 34 anni, residente a Napoli, città in cui si trova attualmente. Il giudice per le indagini preliminari della Procura di Busto Arsizio ha convalidato l’arresto e imposto il divieto di dimora in Regione Lombardia, oltre all’obbligo di firma a Napoli.
Secondo quanto ricostruito dai carabinieri, l’80enne era stata prima contattata telefonicamente da un presunto ufficiale, che le aveva comunicato di avere in custodia il figlio, accusato di aver causato un incidente mortale. Durante la stessa telefonata, è intervenuto un avvocato che ha chiesto alla donna di radunare tutti i suoi averi (gioielli compresi) per poter pagare la cauzione per il figlio. Spaventata, l’80enne ha raccolto il denaro e i preziosi e ha atteso alla porta l’incaricata al ritiro. La 34enne ha quindi citofonato alla porta ed è entrata in casa. Proprio in quel momento, per pura casualità, è arrivato il figlio, che trovandosi in zona ha pensato andare a trovare sua madre. Insospettito dalla presenza della donna, ha subito chiamato le forze dell’ordine, facendo fallire il piano dei truffatori.
Stop alle truffe
La raccomandazione è quella di non aprire mai la porta a nessuno che non si conosca bene e personalmente. Anche se a suonare sono persone in divisa. Se si nutrono dubbi vanno immediatamente avvertite le autorità, anche solo per una verifica, chiamando il numero unico di emergenza 112. Le aziende di servizi come acqua o energia elettrica non mandano funzionari a casa a riscuotere l’importo delle bollette ed annunciano sempre anticipatamente all’utente, l’invio di tecnici, specificando data, ora e motivo dell’intervento.
Troppe truffe a Milano e nell’hinterland, i carabinieri mettono in allerta
Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.