Dalla sanità al sociale: ecco le undici benemerenze civiche assegnate per il 2024 a Legnano
Le benemerenze civiche saranno consegnate in Sala Stemmi martedì 5 novembre, in occasione della Festa del Santo Patrono
Undici le benemerenze civiche assegnate a Legnano per il 2024. Il riconoscimento, che sarà consegnato in Sala Stemmi martedì 5 novembre, in occasione della Festa del Santo Patrono, andrà all’Università degli Anziani di Legnano e Zona, al dottor Germano di Credico, all’Associazione Medici Legnano, a Luigi Camillo Barlocco (alla memoria), alla professoressa Valentina Bollati, all’Associazione Parkinson Insubria aps, a Filo Rosa Auser, a Virginio Poretti (alla memoria), a Gianfranco Bononi, aCarlo Mari e a Valeria Vanossi (alla memoria).
Le benemerenze e le motivazioni
Università degli anziani di Legnano e Zona
Per l’importante ruolo che l’associazione ha svolto in quasi 40 anni di attività nella divulgazione del sapere nei più diversi ambiti e nella capacità di offrire occasioni qualificate di aggregazione e di incontro ai cittadini legnanesi e dei Comuni limitrofi.
Viene formalmente costituita il 19 giugno 1985, per iniziativa di un gruppo di 24 soci fondatori dopo due anni di attività sperimentale. L’intento dei fondatori era e resta quello di offrire ai cittadini di tutto il territorio diverse opportunità per far nascere e stimolare interessi culturali e relazioni interpersonali. L’associazione ha ottenuto l’iscrizione al Registro del Volontariato della Regione Lombardia. Il numero degli iscritti ha registrato un costante incremento negli anni arrivando a superare le 2mila unità. I corsi proposti, attualmente oltre 100, spaziano tra i più diversi ambiti: lingue, area umanistica, informatica, scienze e tecnologia, musica, sociale. Importante anche l’attività di promozione culturale attraverso l’organizzazione di visite guidate a mostre, spettacoli teatrali e viaggi.
L’associazione ha superato, rafforzandosi ulteriormente, anche il difficile periodo della pandemia Covid 19 riuscendo a far mantenere i contatti con e tra i cittadini frequentanti. Per rispondere al crescente numero di iscritti, la UALZ ha cambiato sede, spostandosi dalle aule inizialmente occupate in via Calatafimi ai nuovi spazi all’interno della scuola Cantù, inaugurata lo scorso anno.
Dottor Germano Di Credico
Per la competenza con cui dal 1988 opera nel settore della Cardiochirurgia e Chirurgia vascolare, unendo alla pratica medica l’attività di ricerca e dimostrando sempre una grande umanità soprattutto verso i più deboli e fragili.
Laureatosi in Medicina e Chirurgia con lode all’Università degli Studi di Siena nel 1985, si è specializzato in Chirurgia toracica e Cardiochirurgia. Ha iniziato la sua attività professionale all’Ospedale San Raffaele di Milano, arrivando a ricoprire il ruolo di dirigente medico all’Ospedale Maggiore Policlinico di Milano e successivamente direttore di Cardiochirurgia all’Ospedale Civile di Legnano. In tale veste ha avviato e incrementato l’attività del centro di Cardiochirurgia raggiungendo l’obiettivo di circa 500 interventi di chirurgia cardiaca maggiore e mantenendo successivamente ottimi livelli quali e quantitativi.
Ha promosso e realizzato percorsi diagnostici e terapeutici per il trattamento di patologie cardiache complesse di interesse multidisciplinare, ha favorito l’introduzione e lo sviluppo di metodiche e tecniche innovative in ambito cardiologico interventistico e cardiochirurgico e favorito la creazione di un gruppo multi specialistico collaborativo propositivo per il trattamento delle patologie cardiache acquisite; l’“Heart Team”. Ha promosso e favorito la stipula di rapporti in convenzione e di collaborazione con le cardiologie di altre aziende socio-sanitarie territoriali della Regione Lombardia per prestazioni di cardiochirurgia e cardiologia interventistica.
Nel corso della sua carriera ha eseguito oltre 12mila interventi nei diversi settori della cardiochirurgia. All’attività professionale ha affiancato un’attività di ricerca e docenza, ricoprendo diversi incarichi nelle più prestigiose università del mondo. È stato autore e coautore di oltre 100 pubblicazioni su riviste nazionali e internazionali e membro del consiglio direttivo della Società Italiana di Cardiochirurgia dal 2008 al 2010.
Associazione Medici Legnano
Per il fondamentale lavoro svolto dai medici sul territorio, con particolare riferimento al periodo dell’epidemia Covid, per curare i cittadini, anche mettendo a repentaglio la propria vita, sostenendoli e offrendo loro sempre un punto di riferimento
L’associazione opera sul territorio dal 1955 attraverso i medici di famiglia che mettono costantemente a disposizione della cittadinanza non solo le competenze professionali finalizzate alla diagnosi e alla cura del paziente, ma sostengono e guidano i cittadini, offrendo loro il supporto, anche psicologico, soprattutto in momenti di particolare difficoltà, da ultimo il periodo dell’epidemia da Covid 19 che ha messo a dura prova la categoria e, nel contempo, rafforzato il legame con i cittadini. Questi ultimi hanno trovato nei medici di famiglia una preziosa guida per affrontare le incombenze, anche burocratiche, che l’epidemia ha imposto.
Con la stessa determinazione, lo stesso impegno personale e lo stesso senso del dovere i medici hanno affrontato e superato una nuova emergenza derivante dalla mancanza di ricambio professionale fisiologico non adeguatamente supportato dall’arrivo di nuovi medici.
Luigi Camillo Barlocco (alla memoria)
Per attività ispirate ai fondamentali valori umani della solidarietà, della dedizione e dell’aiuto al prossimo, specialmente nei confronti dei più deboli e bisognosi
Diplomatosi all’istituto Dell’Acqua di Legnano, è stato nel 2001 tra i fondatori della Scuola di Babele Odv per la quale è stato volontario e membro del direttivo. Si è dedicato all’insegnamento della lingua italiana a centinaia di studenti stranieri provenienti da oltre 45 Paesi. Ha dimostrato nell’attività di insegnamento competenza, preparazione, empatia e professionalità. Negli ultimi anni si è dedicato soprattutto all’accoglienza degli studenti, alla gestione della segreteria, al primo incontro con gli studenti, cui ha somministrato i test di ingresso e ha provveduto a inserire nelle classi.
Disponibile anche per tutte le richieste extra scolastiche è diventato un punto di riferimento negli anni per nuovi, vecchi studenti e volontari, che ha supportato e assistito. Sempre in prima fila nell’organizzazione di eventi, ha fatto dell’accoglienza della persona che arriva da lontano, dell’importanza di farla sentire accolta e di aiutarla i cardini di una vita. È mancato il 15 luglio 2024.
Professoressa Valentina Bollati
Per il contributo al progresso della cultura in ogni campo del sapere ed il prestigio conseguito attraverso gli studi, l’insegnamento, la ricerca e la produzione scientifica
Laureata in Biotecnologie Mediche, è responsabile del laboratorio di Epigenetica Ambientale e Professore associato al Dipartimento di Scienze cliniche e di Comunità dell’Università Statale di Milano. Ha conseguito un dottorato in Medicina del Lavoro, aprendo la strada a una nuova linea di ricerca che esplora come l’ambiente influenzi i meccanismi epigenetici e molecolari e come questi siano poi associati allo stato di salute. Il suo approccio di ricerca abbraccia la salute ambientale, la medicina, l’epidemiologia e la biologia cellulare e molecolare. La sua ricerca ha esplorato l’interazione tra ambiente e epigenetica nel contesto di patologie molteplici quali cancro, patologie cardiovascolari, malattie autoimmuni, depressione e disturbi correlati alla gravidanza.
La sua prima linea di ricerca indipendente ha dato vita ad un progetto sulle “Mutazioni epigenetiche nel melanoma maligno” finanziato nel 2010 dall’Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro. Nel 2011 ha iniziato a esplorare il ruolo delle vescicole extra cellulari e dei miRNA nella mediazione degli effetti dell’inquinamento atmosferico sul sistema cardiovascolare e respiratorio. Si è distinta, inoltre, per aver vinto un Er Consolidator Grant, un progetto della Comunità Europea del valore di tre milioni di euro per lo studio dei meccanismi individuali che determinano la suscettibilità o meno a fattori ambientali potenzialmente causa di malattia. Lo studio prende il nome di Progetto Mameli perché sarà svolto sulla popolazione legnanese e, dopo la prima fase che ha interessato i volontari di Avis Legnano, sarà aperto a tutti i cittadini che vorranno aderirvi.
Associazione Parkinson Insubria aps
Per attività ispirate ai fondamentali valori umani della solidarietà, della dedizione e dell’aiuto al prossimo, specialmente nei confronti dei più deboli e bisognosi.
Nata nel 2007 dalla volontà di pazienti affetti dal morbo di Parkinson, dei loro familiari e di operatori sanitari impegnati nella cura, l’associazione intende creare un gruppo come punto di riferimento per tutti coloro che, a Legnano e nel territorio, vogliono trovare informazione, assistenza, ascolto e solidarietà. L’obiettivo dell’associazione è quello di garantire la miglior qualità di vita possibile alle persone affette dalla malattia di Parkinson supportandole concretamente con servizi socio-assistenziali e attività di informazione e formazione (convegni, corsi educativi e incontri fra familiari e ammalati) affinché si possa creare uno scambio reciproco di consigli e aiuti, favorendo così la nascita di nuove amicizie in un clima rassicurante e sereno, indispensabile per il paziente affetto da Parkinson. L’associazione ha continuato a crescere negli anni offrendo sempre nuove e varie attività per stimolare tutti i soci e renderli partecipi e consapevoli, includendo attività di fisioterapia, logopedia, riabilitazione cognitiva, musica e game therapy.
Filo Rosa Auser
Per attività ispirate ai fondamentali valori umani della solidarietà, della dedizione e dell’aiuto al prossimo, specialmente nei confronti dei più deboli e bisognosi
Dal 2015, anno in cui è iniziata la sua attività, è impegnata nella formazione, informazione e sensibilizzazione contro la violenza di genere, per promuovere la coesione e la solidarietà tra le donne e aiutare i cittadini a prendere coscienza della gravità del fenomeno, ponendo l’accento sul maltrattamento in famiglia. Aderisce alla rete Antiviolenza “Ticino Olona” e opera in istituti scolastici di ogni ordine e grado dal 2017, creando o collaborando in eventi nelle diverse realtà per diffondere la cultura del rispetto e della prevenzione della violenza.
Nel corso degli anni ha formato oltre 4mila studenti e incontrato la popolazione in numerosi eventi informativi. Da ricordare il progetto “Ragazzi all’opera”, in collaborazione con ensemble Amadeus, che, attraverso il “Così fan tutte” di Mozart, ha proposto ai ragazzi un approccio emotivo e consapevole dei ruoli femminili e maschili nelle relazioni sane e malate di coppia. L’attività di formazione ha riguardato anche gli adulti, in collaborazione con l’ASST Ovest Milanese e il Comitato Croce Rossa e la Commissione Pari opportunità di Legnano. Da ricordare la collaborazione fornita alla Polizia di stato per l’apertura della “stanza rosa” e la gestione del centro antiviolenza di Legnano, la cui missione è accogliere, ascoltare, supportare, accompagnare e lavorare in rete con gli enti del territorio per sostenere la donna nell’intraprendere un percorso sicuro di uscita dalla violenza della quale è vittima.
Virginio Poretti (alla memoria)
Per il contributo al progresso della cultura
È stato uomo di Palio, imprenditore avveduto, appassionato di arte e sportivo. Ha voluto, durante tutto il corso della sua vita, spendere le sue energie per rendere viva la nostra città, mantenere vive le sue tradizioni, creare occasioni di aggregazione, senza dimenticare il sostegno a chi è più in difficoltà. All’attività professionale all’interno della Duplotex ha affiancato la pratica sportiva all’interno delle giovanili della squadra cittadina, continuando poi a sostenerla come sponsor in serie C1.
Fin da giovane si è inserito nel mondo del Palio, a partire dagli anni ’70 rivestendo diverse cariche nella contrada la Flora, prima capitano e poi gran priore per diversi mandati. Alla contrada è sempre rimasto vicino, sostenendo e supportando anche le giovani generazioni di contradaioli, che hanno trovato in lui un punto di riferimento. Nel Collegio dei Capitani e delle Contrade ha ricoperto il ruolo di gran maestro godendo della stima e dell’apprezzamento di tutti. In questo ambito ha collaborato attivamente a due importanti eventi: l’incontro di una delegazione del mondo del Palio con Sua Santità Giovanni Paolo II e la sfilata a New York in occasione del Columbus Day nel 2002.
È sempre stato fortemente convinto del valore culturale e storico della manifestazione legnanese e della necessità di farla conoscere a un vasto pubblico, anche al di fuori dei nostri confini. Non va dimenticata la sua passione per l’arte che lo ha portato a realizzare molte opere, in gran parte donate ad altri, e negli ultimi anni la sua capacità di aggregare tante persone negli incontri in piazza San Magno, intorno alla ben nota “panchina”. È mancato il 30 dicembre 2023.
Gianfranco Bononi
Per il significativo apporto al miglioramento della qualità di vita e di convivenza sociale conseguente al generoso impegno nel lavoro e per il contributo al progresso della cultura
Ha sempre dimostrato una grande passione per la nostra città, mettendo a disposizione le sue competenze e impegnandosi costantemente per promuoverne la crescita da un punto di vista imprenditoriale, culturale e associativo. Conseguito il diploma di perito industriale elettrotecnico all’istituto Bernocchi, ha iniziato la sua attività professionale come tecnico ENEL prima a Saronno e poi a Legnano dove ha progettato il rifacimento totale dell’illuminazione nel 1968 ed è arrivato a ricoprire l’incarico di dirigente dell’agenzia locale. Ha ricoperto l’incarico di consigliere di amministrazione e vicepresidente di Amga Legnano Spa.
Importanti sono stati anche i ruoli ricoperti nel mondo del Palio: gran priore della Contrada San Magno, cavaliere del Carroccio, presidente del Comitato Legnano 1176. È stato inoltre presidente dell’Associazione Volontari Fondazione Ticino Olona, consigliere e membro della Consulta della stessa. Rilevante la sua presenza nell’associazione Famiglia Legnanese come consigliere prima e come Presidente dal 2014, dove ha continuato l’attività del predecessore Luigi Caironi per la promozione della cultura e la difesa delle tradizioni locali. È stato socio, consigliere e presidente di diversi Lions Club e ha ricevuto il Premio al merito professionale “Fabio Vignati” da APIL e Paul Harris Fellow dalla Fondazione Rotary International.
Carlo Mari
Per il significativo apporto al miglioramento della qualità di vita e di convivenza sociale conseguente al generoso impegno nel lavoro e nella produzione culturale e artistica
Si è distinto a livello internazionale nel campo della fotografia. Ha esposto in numerose città italiane e all’estero insieme con i più grandi fotografi del panorama mondiale. A Milano le sue opere sono state ospitate in prestigiosi spazi espositivi quali Gallerie d’Italia, Triennale, Fabbrica del Vapore e Galleria Brera. Ha ottenuto prestigiosi riconoscimenti internazionali e collaborato con importanti riviste del settore. Ha pubblicato numerosi volumi dal 1998 ad oggi, ultimo in ordine di tempo “Amerigo Vespucci. The Atlantic Crossing”, frutto della sua esperienza sulla nave italiana più famosa al mondo. I suoi soggetti preferiti sono i paesaggi (molto spesso del continente africano) e l’umanità che li popola. Nell’estate di quest’anno ha partecipato alla visita della delegazione comunale nella città di Ebolowa in Camerun per il 60° anniversario del gemellaggio.
Valeria Vanossi (alla memoria)
Per attività ispirate ai fondamentali valori umani della solidarietà, della dedizione e dell’aiuto al prossimo, specialmente nei confronti dei più deboli e bisognosi
Durante tutta la sua vita si è impegnata in prima persona per offrire aiuto concreto ai bisognosi, con un’attenzione particolare ai soggetti con disabilità e ai malati, soprattutto giovani. Numerose le iniziative e attività che ha organizzato, promosso e realizzato: per la Croce Rossa lo “Sportello del nonno”, il servizio “Ambulamondo”, il progetto “Disabilità con un sorriso”. Ha prestato assistenza ai migranti nelle aree dismesse cittadine con distribuzione di vestiario, generi alimentari e dando assistenza sanitaria. Ha partecipato a quattro missioni per portare aiuti alle popolazioni colpite dal sisma in Abruzzo e ai profughi somali accolti a Castiglione delle Stiviere.
Nel maggio 2010 ha fondato una sua associazione umanitaria “Il Sole nel Cuore” onlus, prima e unica sul territorio nazionale che affida ai disabili il ruolo di assistenti in qualità di protagonisti, organizzando campi di protezione civile con il coinvolgimento delle forze dell’ordine, convegni, incontri con le istituzioni (giunta regionale e Senato). Sempre nel 2010 ha iniziato la collaborazione con l’ASST di Legano Ovest-Milano nell’attività di volontariato al Pronto Soccorso e nella kermesse “Ospedale in piazza”.
Quando le è stata diagnosticata una grave malattia non si è persa d’animo, ma ha coinvolto altre donne affette dalla stessa patologia in una serata benefica al Teatro Galleria denominata “Belle ovunque e comunque”, iniziativa replicata negli anni successivi. Durante il periodo del Covid con la sua associazione ha realizzato 3.900 pasti per il personale medico e infermieristico in servizio a Legnano e Magenta e ha prestato servizio, insieme con le altre volontarie nell’hub vaccinale di Cerro Maggiore. Ha ottenuto importanti riconoscimenti da Rotary e Lions. È mancata il 14 giugno 2024.
Foto di archivio
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