Cinquanta talenti sul palco del Teatro Tirinnanzi di Legnano per ricordare il baritono Franco Sioli
Legnano ha ricordato il "suo" baritono Franco Sioli con la prima edizione del concorso musicale internazionale "Città di Legnano"
Legnano ha ricordato il “suo” baritono Franco Sioli con il concorso musicale internazionale “Città di Legnano”, iniziativa che sabato 26 e domenica 27 ha portato sul palco del Teatro Tirinnanzi una cinquantina di giovani talenti e musica per tutti i gusti, dalla lirica di cui Sioli è stato un’eccellenza al pop.
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Il concorso è l’ultimo tassello di un mosaico che ha iniziato a prendere forma circa un anno e mezzo fa, quando Donatella Pinciroli, amica del baritono fin dall’adolescenza e per tanti anni suo medico, ha voluto dare seguito ad un desiderio dell’artista, che avrebbe voluto creare una borsa di studio o un fondo per aiutare i giovani cantanti lirici e avviarli alla carriera, costituendo un fondo erogativo alla Fondazione Comunitaria Ticino Olona.
E proprio grazie a quel fondo nel fine settimana è arrivata alla fase finale un’iniziativa che ha visto lavorare in rete, oltre alla Fondazione Comunitaria Ticino Olona, anche Ensemble Amadeus, Famiglia Legnanese e amministrazione comunale. Due le categorie in gara: 22 cantanti lirici tra i “Debuttanti” e 28 musicisti a cantanti under 36 tra i “Giovani”. Nella categoria “Debuttanti” il primo premio è andato al barirono Edoardo Di Cecco, seguito dalla soprano Giada Citton, e dal baritono Askar Lashkin. Nella categoria Giovani, invece, il gradino più alto del podio è andato alla violinista Carolina Moranzoni, seguita dalla soprano Gaia Nicosia e dal Trio The Canter, composto da Rachele Franci (voce), Paolo Cozzi (chitarra) e Riccardo Albé (mandolino). Attraverso il concorso sono stati anche selezionati i talenti che realizzeranno le prossime produzioni della stagione “Itinerari Musicali” del Coro e Orchestra Amadeus, tra cui “Il Barbiere di Siviglia” di Rossini e lo “Stabat Mater” di Pergolesi.
«Se i “debuttanti” hanno eseguito arie e duetti tratti da celebri opere come “Il Barbiere di Siviglia” di Gioachino Rossini e lo “Stabat Mater” di Giovanni Battista Pergolesi, i “giovani” invece hanno avuto la libertà di scegliere un brano di qualunque genere musicale, offrendo così al pubblico una varietà di stili e atmosfere – spiega Marco Raimondi, direttore artistico di Amadeus -. L’esecuzione dei brani da parte dei finalisti ha riscosso ampio consenso sia da parte del pubblico che dalle giurie, composte da venti esperti del settore musicale. Nella categoria Giovani, il pubblico ha avuto inoltre l’opportunità di contribuire attivamente al voto esprimendo tre preferenze alla fine delle esibizioni. Le scelte del pubblico sono confluite con quelle della giuria che ha trovato la giusta sintesi per la vittoria finale».
Tra gli appuntamenti promossi attraverso il concorso dedicato a Franco Sioli, che ha visto il maestro Enrico Raimondi accompagnare i giovani talenti al pianoforte, anche una tavola rotonda dedicata alla figura del baritono legnanese, curata da Donatella Pinciroli e Beppe Nazari. La serata finale della manifestazione, presentata da Luciano Mastellari, ha portato anche un altro momento di commemorazione, che ha visto protagonista il musicista legnanese Gino Jelo, a cui è stato dedicato il premio della categoria “Giovani” consegnato dal nipote Massimo Rancilio.
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