Ciclabile in via Novara, cresce la protesta tra commercianti e residenti: “Troppi disagi”
Nella mattinata di sabato 26 ottobre hanno incontrato i consiglieri di lista Toia e Lega per «chiedere di limitare i danni»
Continua la protesta di commercianti e residenti contro la pista ciclabile di via Novara a Legnano che nella mattinata di sabato, 26 ottobre, hanno incontrato i consiglieri di lista Toia e Lega per «chiedere di limitare i danni».
Al momento l’opera è in stand by: il cantiere, fermo da luglio, dovrebbe riaprire tra una decina di giorni per completare il tracciato con le modifiche approvate dall’amministrazione comunale. Soluzione che non sembra accontentare chi abita o gestisce un’attività lungo la trafficata arteria.
Nel tratto che va dalla rotonda della farmacia fino a viale Sabotino, al momento, sono previsti 9 posti auto, di cui uno riservato ai disabili e un altro allo scarico merci, contro i 26 che c’erano prima, e non è chiaro quanti ne rimarranno con il nuovo progetto, dopo le modifiche introdotte.
L’incontro che commercianti e residenti hanno avuto la scorsa settimana con il sindaco Radice e l’assessore alle opere pubbliche Marco Bianchi, non li ha soddisfatti e alcuni di loro minacciano azioni per bloccare il cantiere. A preoccupare maggiormente sono l’assenza di posti auto e la mancanza di spazi di sicurezza. C’è chi ha chiesto di potenziare il trasporto pubblico e chi la possibilità di rilasciare tagliandi ai residenti in modo da potere dare loro la possibilità di posteggiare vicino a casa, senza il disagio della sosta oraria.
«Non siamo contro le piste ciclabili – ha spiegato il consigliere comunale che ha promosso l’incontro, Francesco Toia (lista Toia) insieme alla consigliera della Lega, Daniela Laffusa – ma queste non devono creare disagi a chi lavora e ai residenti. In questa via ci sono aziende, c’è un impianto Forsu, una piazzola ecologica e c’è l’ospedale. Questo comporta il transito di numerosi mezzi, anche pesanti. Questa amministrazione sta operando per ideologia senza tenere conto degli enormi danni che sta provocando. Via Novara non può ospitare una ciclabile, capiamo l’arrabbiatura e il forte malcontento di queste persone».
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