Gestire un’azienda in modo sostenibile non è un obbligo ma conviene, anche alle piccole e micro imprese. Questo il consiglio emerso giovedì 24 ottobre alla serata informativa organizzata al Welcome Hotel di Legnano da Confartigianato Alto Milanese. 

Un momento importante di formazione che ha permesso ai tanti artigiani e imprenditori presenti di conoscere le ultime novità rispetto al tema della sostenibilità declinate sulle esigenze delle piccole realtà imprenditoriali. Imprese che, a volte inconsciamente, già stanno adottando soluzioni sostenibili ma che devono essere guidate per imparare a tradurle in un vero e proprio bilancio di sostenibilità.

Come ha ricordato il segretario di Confartigianato Alto Milanese, Giacomo Rossini, «la sostenibilità non è un adempimento, ma un risultato da mantenere nel tempo». «Un investimento per il futuro e per l’ambiente – l’ha definita il presidente dell’associazione, Franco Cordano -, che aiuta anche a valorizzare le risorse umane e consolidare i rapporti con clienti, fornitori e con il territorio».  Confartigianato, proprio in quest’ottica, sta lavorando in sinergia con il Comune di Legnano, che è da poco entrato nella rete dei comuni sostenibili: «Siamo adottando pratiche virtuose come la diagnosi energetica e l’ottimizzazione dei rifiuti» ha spiegato l’assessore alla sostenibilità, Luca Benetti, sottolineando che la sfida della sostenibilità «può essere vinta «solo se tutti gli enti sono interconnessi tra loro in questa direzione».

Fabio Papa, docente universitario e direttore scientifico presso I-AER, ha quindi fornito agli imprenditori una serie di informazioni e di indicazioni pratiche: «Tutte le Istituzioni ci dicono che resiste chi è sostenibile – ha detto il relatore -. Non solo: anche le banche sono propense a erogare più soldi a chi adotta politiche green. E se è vero che le aziende vengono valutate in base al rating, lo scoring di sostenibilità, stabilito in base a un questionario che gli istituti di credito sottopongono ai loro clienti, sta diventando sempre più importante. In questo contesto avere un proprio bilancio di sostenibilità, da presentare come certificazione di azienda virtuosa, è oggi sempre più strategico».

Lo dimostra il caso di un’impresa del territorio che ha deciso di mettere al centro delle sue politiche la sostenibilità. Si tratta della Sapi di San Vittore Olona: «La nostra azienda rigenera cartucce toner per stampanti – ha raccontato Chiara Ferreri, che rappresenta la nuova generazione dell’impresa di famiglia -. Molte altre realtà hanno fatto scelte diverse; hanno deciso di de-localizzare, di importare cartucce compatibili e di vendere materiale nuovo perlopiù di origine asiatica. Noi abbiamo puntato sulla qualità e sulla sostenibilità». E questo li sta premiando.