Al Garage Gasparri 75 anni di passione per i motori: “C’è chi ancora ci porta le auto ereditate dai nonni”
La passione per i motori che ha trasformato il Garage Gasparri da semplice officina ad impresa familiare passata attraverso quattro generazioni
La storia del Garage Gasparri si respira già varcando l’ingresso dell’officina di via San Bernardino a Legnano, dove è un’istituzione dal lontano 1949. Sulla parete principale, sotto lo storico stemma dell’Alfa Romeo, in mostra ci sono le foto in bianco e nero di quando le auto venivano riparate stando nella fossa, interamente a mano.
Oggi, 75 anni dopo, al posto delle fosse ci sono i ponti elevatori e senza connessione internet non è possibile effettuare nemmeno la diagnosi su un veicolo, ma la passione per i motori che ha trasformato una semplice officina in un’impresa familiare passata attraverso quattro generazioni è sempre la stessa.
Una storia di passione e amore per i motori
Tutto è iniziato grazie a Pietro, detto Pierino, Gasparri, capo officina in una grande azienda di Legnano dove lavorava anche come autista del principale. Fu proprio lì che notò un giovane promettente, Sergio Biaggi, a cui Pierino decise di offrire un’opportunità del tutto unica, chiedendogli di avviare l’officina che aveva costruito in un terreno di sua proprietà. Non potendo lasciare il suo impiego fisso, Pierino gli dava una mano la sera, una volta finito il turno, non sapendo che quel giovane in cui aveva riposto tanta fiducia sarebbe diventato suo genero.
Sergio Biaggi si innamorò della figlia di Pierino Gasparri, Enrica, che lavorava come sarta in un locale adiacente all’ufficio dell’officina e poco dopo la sposò. Un matrimonio che ha reso ancora più forte il legame tra le due famiglie e l’amore per le auto.
Il passaggio generazionale e l’evoluzione dell’officina
Negli anni ‘50, il Garage Gasparri divenne officina autorizzata Alfa Romeo, un importante passo per la crescita di un’impresa che aveva già due giovanissimi pronti a prenderne le redini.
Alfio e Tullio Biaggi, i figli di Sergio ed Enrica, sono cresciuti tra i motori. Diplomati rispettivamente come perito meccanico ed elettrotecnico, si sono uniti presto all’attività di famiglia: «Una volta entrati a pieno regime ci siamo dedicati anima e corpo al lavoro – raccontano Alfio e Tullio -. Abbiamo rinnovato l’ingresso rendendolo più accogliente e introdotto macchinari digitalizzati e più sofisticati. Abbiamo mantenuto legami con i clienti storici, alcuni dei quali continuano a far riparare le auto ereditate dai loro nonni e ne abbiamo coltivati di nuovi che sono rimasti legati all’officina», aggiungono con un pizzico di orgoglio.
«Sicuramente il lavoro è diventato sempre più complicato – proseguono -. Oggi la diagnosi delle auto è quasi tutta elettronica, una sfida rispetto ai tempi in cui tutto era meccanico. Dagli anni ‘90 in poi ci si è trovati ad affrontare il cambiamento: senza i supporti dei computer o di internet non si fa più nulla», spiegano i due fratelli.
La quarta generazione
Nel 2011 è stato compiuto un altro passo avanti: Garage Gasparri è diventata officina autorizzata Fiat ampliando così il servizio. Oggi, la quarta generazione è entrata in officina con Sara Biaggi, figlia di Alfio, che fin da bambina ha mostrato un profondo interesse per le auto.
«Una passione che coltivo da quando ero piccola, tanto che ora ho un pistone tatuato sul braccio – spiega Sara Biaggi -. Mi piacciono le auto e tutte le loro componenti. Ho preso in mano la parte amministrativa dell’officina e spero di riuscire a portare avanti quello che la mia famiglia ha costruito».
L’entusiasmo e le competenze non le mancano. Sara porta avanti pratiche sempre più complesse, prestando particolare attenzione ai contratti di manutenzione con ambulanze e mezzi delle forze dell’ordine, che rappresentano una parte cruciale dell’attività insieme al restauro di auto d’epoca che conta molti collezionisti.
Sguardo al futuro
Attualmente il Garage Gasparri conta due operai e un tirocinante, provenienti dalla scuola Salesiana di Arese. Guardando al futuro, l’officina sta già pianificando i cambiamenti necessari per affrontare l’era dei motori elettrici. «Penso che per una ventina d’anni continueremo a vedere auto con motori termici, poi sarà necessario specializzarsi nell’elettrico». Tullio ha già preso il patentino per operare anche in questo settore.
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